C’è chi dice No
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                È partita la trattativa (al ribasso) per il rinnovo con il Napoli. Il centrocampista polacco, Piotr Zielinski, ha scelto di restare in Campania
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
C’è chi dice No
È partita la trattativa (al ribasso) per il rinnovo con il Napoli. Il centrocampista polacco, Piotr Zielinski, ha scelto di restare in Campania
        
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C’è chi dice No
È partita la trattativa (al ribasso) per il rinnovo con il Napoli. Il centrocampista polacco, Piotr Zielinski, ha scelto di restare in Campania
        
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AUTORE: Nicola Sellitti
Napoli, anziché l’Arabia. E l’eventuale rinnovo con il club partenopeo con ingaggio almeno cinque volte inferiore rispetto al triennale da 36 milioni di euro che avrebbe garantito l’Al Hilal, uno dei club nella disponibilità del principe ereditario, Mohammed bin Salman. 
Piotr Zielinski forse è la storia meglio riuscita del campionato di Serie A che parte domani. È partita la trattativa (al ribasso) per il rinnovo con il Napoli, il centrocampista polacco ha scelto di restare in Campania anche se tutto o quasi lo spingeva verso il Golfo Persico. L’ultimo accordo della carriera a cifre spropositate, una commissione extra lusso per l’agente, l’avviso ai naviganti del presidente De Laurentiis: in caso di mancato rinnovo contrattuale a cifre più basse (accordo precedente a 4,8 milioni di euro, ora si dovrà scendere sotto i tre), la strada avrebbe condotto alla tribuna. Fuori rosa dopo sette anni al Napoli, ormai un venerabile maestro per il tifo azzurro. Quel tuffo all’indietro liberatorio a Udine, il 3 maggio, steso sul prato senza la forza di gioire al gol scudetto di Victor Osimhen, era apparsa la chiusura di un cerchio, la fine di un ciclo. Ecco l’Arabia Saudita per assicurare un futuro alle generazioni successive. Come accade a tanti in queste settimane, tra Serie A, Liga, Premier League. 
E invece Piotr ha saputo resistere, meditare e poi accantonare la proposta saudita. La moglie Laura ha scelto di restare a Napoli. Gli arabi possono attendere o anche non ripresentarsi più. Meglio l’area flegrea del capoluogo campano, nei dintorni del litorale di Varcaturo, a poca distanza da Pozzuoli, tra cucina tipica, spazi all’aperto per le lunghe passeggiate con il cane. Come si dice e si abusa spesso (non in questo caso), una scelta di vita. Piotr ha scelto casa. La prova, romantica – forse isolata – che il controcanto può ancora esistere, anche di fronte alle offerte senza senso, incollocabili in una logica di mercato, dei sauditi. Anche Szczesny, il portiere della Juventus, lo ha detto chiaramente in questi giorni: ho tanti soldi, posso dire di no alle offerte arabe, preferisco giocare in un calcio d’elite.
Perché la realtà non è quella che ha raccontato Neymar, almeno per ora: la Saudi League non è un torneo di alto livello e definire Cristiano Ronaldo “un pioniere” a oltre 200 milioni di euro annui è un tantino eccessivo. È solo un flusso di soldi che sta determinando una bolla in grado di catturare – questo va sottolineato – un ampio arsenale di calciatori di valore, non tutti a fine carriera. Sul fascino della competizione, sulle prospettive, sui fantomatici stadi pieni, meglio non prendersi e prenderci in giro. 
Di Nicola Sellitti
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