Clamoroso, Newey alla Ferrari?
La trattativa tra Adrian Newey – in uscita da Red Bull perché segnato dalla spy story al team campione del mondo – e la Ferrari procede da diverse settimane
Clamoroso, Newey alla Ferrari?
La trattativa tra Adrian Newey – in uscita da Red Bull perché segnato dalla spy story al team campione del mondo – e la Ferrari procede da diverse settimane
Clamoroso, Newey alla Ferrari?
La trattativa tra Adrian Newey – in uscita da Red Bull perché segnato dalla spy story al team campione del mondo – e la Ferrari procede da diverse settimane
La trattativa tra Adrian Newey – in uscita da Red Bull perché segnato dalla spy story al team campione del mondo – e la Ferrari procede da diverse settimane
È nato nella città di William Shakespeare (Stratford-Upon-Avon) e produce anche lui capolavori in serie. I siti specializzati sono pronti a giurare che la trattativa tra Adrian Newey – in uscita da Red Bull perché segnato dalla spy story al team campione del mondo – e la Ferrari procede da diverse settimane. E quindi è lecito sognare per i seguaci della Rossa, perché il potenziale arrivo a Maranello dell’ingegnere inglese è il segnale più importante della riscossa, ancor più dell’arrivo già definito di Lewis Hamilton nel 2025. Newey è infatti il genio incontrato nella progettazione di auto meravigliose e vincenti: lo fa da oltre 30 anni. l’ultimo esempio è Red Bull con cui ha vinto sette titoli mondiali – quattro con Sebastian Vettel, tre (per ora) con Max Verstappen – e ancora prima ha reso formidabile la Williams nei primi anni ‘90 – altri quattro titoli mondiali -, poi McLaren: il totale dei Mondiali piloti vinti grazie alle sue creazioni sono addirittura 13, mentre sono 12 quelli garantiti nel Costruttori.
Il suo grande rimpianto in una carriera leggendaria resta la collaborazione troppo breve – pochi mesi – con Ayrton Senna. Erano assieme alla Williams: dopo quel maledetto 1 maggio 1994 Newey ha raccontato alla stampa del rimpianto di essersi inventato le sospensioni passive che resero più veloci e – a suo dire – meno gestibili le vetture in pista: non fu il motivo per cui il fenomeno brasiliano perse la vita a Imola.
Newey è innanzitutto un precursore, uno che anticipa i tempi, testa materiali nuovi, produce novità aerodinamiche a getto continuo. E mentre i competitor provano a copiarlo, lui tira fuori altre novità alla tavola da disegno.
L’arrivo del progettista inglese alla Rossa andrebbe a coincidere con il cambiamento più significativo che attende la F1 contemporanea: dal 2026 infatti ci saranno vetture più leggere ma con un propulsore più pesante e aerodinamica light, con bilanciamento della potenza tra parte elettrica e a combustione per favorire lo show, tra sorpassi e piloti avvolti in pochi decimi. Insomma, con Newey, gli investimenti garantiti dalla proprietà e il duo Hamilton-Leclerc, ci sarebbero tutte le premesse per sfilare il titolo da casa Verstappen. A Maranello manca da oltre 15 anni. Non resta che attendere. Poco, a quanto pare.
di Nicola Sellitti
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Tag: formula1
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