De Laurentiis contro gli ultras: “Serve la legge Thatcher”
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                Mentre il Napoli si prepara a vincere il suo agognato scudetto, gli ultras preparano lo sciopero del tifo. Le parole del presidente De Laurentiis
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
 
De Laurentiis contro gli ultras: “Serve la legge Thatcher”
Mentre il Napoli si prepara a vincere il suo agognato scudetto, gli ultras preparano lo sciopero del tifo. Le parole del presidente De Laurentiis
        
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De Laurentiis contro gli ultras: “Serve la legge Thatcher”
Mentre il Napoli si prepara a vincere il suo agognato scudetto, gli ultras preparano lo sciopero del tifo. Le parole del presidente De Laurentiis
        
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AUTORE: Giacomo Chiuchiolo
Il Napoli vince, stravince ma il suo presidente viene contestato. È il paradosso dello stadio Diego Armando Maradona: mentre Napoli si prepara alla festa scudetto attesa da 33 anni, gli ultras napoletani preparano lo sciopero del tifo.
E’ una sfida aperta con Aurelio De Laurentiis, insultato e contestato, così come gli altri tifosi che domenica, prima della gara con il Milan, volevano solo guardare la partita. E nella sfida a distanza tra ultras e presidente, De Laurentiis invoca la legge Thatcher: “Questa è una storia che dura da 50 anni. Finché non si prende la legge della Thatcher e mutuandola la si mette in Italia, avremo sempre questi problemi. Quelli non sono veri tifosi, sono delinquenti ai quali si permette di andare allo stadio e mortificare i veri tifosi e le famiglie con degli episodi che sono davanti agli occhi di tutti”.
Un clima teso, che rischia di rovinare anche la festa scudetto: “Mi auguro di no… – dice ancora Aurelio De Laurentiis, a margine del forum sugli stati italiani -. Anche perché la festa Scudetto avverrà allo stadio, quindi allo stadio non ci possono essere dei disordini. Abbiamo la fortuna di avere un signor questore e un signor prefetto, con tutte le precauzioni possibili… Poi perché parlare di festa Scudetto? Magari ci portiamo iella da soli, a furia di parlare di scudetto poi alla fine questo scudetto si ammoscia… Poi nel caso servirà vedere quando, se uno lo vincerà anzitempo, la celebrazione arriverà man mano. I napoletani stanno già festeggiando e io sono preoccupato, essendo estremamente scaramantico… Mi sembra un po’ una follia tutto ciò ma fa parte del colore napoletano al quale fin da bambino sono stato abituato”.
De Laurentiis tiene il punto anche sul costo dei biglietti per la gara di Champions contro il Milan, tema che ha scaldato gli animi degli ultras napoletani: “Credo che il Milan, quando andremo su, incasserà oltre 10 milioni di euro. Noi forse arriveremo a 5. Il Milan i biglietti più alti li ha messi al massimo a 800, noi massimo a 340 per la Posillipo e a 500 per la tribuna autorità. Se lei compra una Mercedes, una Porsche o una Fiat a Napoli, la paga meno che a Milano? Se compra un quotidiano o un pacchetto di sigarette le paga di meno? Non credo. Il fatto tipico degli italiani di piangersi addosso dovremmo metterlo da parte, ho sempre considerato l’Italia un plus e Napoli un superplus, non a caso uno diventa frequentatore di Capri, di Ischia… Dove devo andare, alle Maldive? Dopo un po’ che noia. Noi abbiamo un’Italia da visitare, Campania, Puglia, Sicilia, Marche, Toscana…”.
Contestazione o no, lo scudetto del Napoli è sempre più vicino. E gli ingrediente per la vittoria, dice De Laurentiis, sono sempre gli stessi: “Saper fare mercato, non avere difficoltà a levare le pecore nere. Molto spesso uno crede di dover vendere o piazzare, ma uno può arrivare anche a scadenza e dire ‘bene, visto che tu non ti sei mai sentito partenopeo o di colore azzurro è bene che tu vada da qualche altra parte’. C’è una bella confessione di Berlusconi, voleva proporre a Maradona di portarlo al Milan. Poi si sono guardati negli occhi ed entrambi hanno detto ‘non è possibile’. Questi sono uomini veri, e di uomini veri ce ne sono pochi”.
di Giacomo Chiuchiolo
 
 
 
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