Dopo il meglio, il peggio del calcio
Dopo la storia del piccolo tifoso del Napoli, in meno di 24 ore, siamo stati costretti a leggere di scontri, lacrimogeni e idranti per il derby di Roma
Dopo il meglio, il peggio del calcio
Dopo la storia del piccolo tifoso del Napoli, in meno di 24 ore, siamo stati costretti a leggere di scontri, lacrimogeni e idranti per il derby di Roma
Dopo il meglio, il peggio del calcio
Dopo la storia del piccolo tifoso del Napoli, in meno di 24 ore, siamo stati costretti a leggere di scontri, lacrimogeni e idranti per il derby di Roma
Dopo la storia del piccolo tifoso del Napoli, in meno di 24 ore, siamo stati costretti a leggere di scontri, lacrimogeni e idranti per il derby di Roma
Solo ieri avevamo scritto della commovente storia del piccolo tifoso del Napoli, letteralmente adottato dalla squadra e ricordato sabato nel modo più rispettoso e dolce possibile, a poche ore dalla sua tragica scomparsa. Abbiamo sottolineato con piacere e infinito amore per questo magnifico sport le storie che riesce ancora a regalarci. Quanto sia importante per il mondo del pallone ricordarsi l’incredibile forza morale che può esercitare, il bene che può fare anche con un minimo sforzo. Un piccolo gesto di buona volontà dalle straordinarie ricadute.
Passate 24 ore – nemmeno in realtà – e siamo stati costretti a leggere di spranghe di ferro nascoste nei giardinetti in vista del derby di Roma, di scontri, lacrimogeni e idranti. Di odiosi e luridi striscioni di romanisti contro laziali (non cambierebbe nulla se si trattasse di laziali contro i romanisti, come ovvio).
In un giorno il meglio e il peggio di questo universo che resta fatalmente inquinato da bande di idioti o direttamente da criminali della peggior specie come sembra emergere giorno dopo giorno dalle indagini di Milano.
Da falliti, che nelle loro mentalità distorta, nei loro malintesi “codici“ del disonore, credono di trovare una risposta, un perché al nulla che rappresentano.
La partita fra Roma e Lazio per anni non si è potuta giocare in notturna e veniva – lo ricorderete – anticipata alle 18:00 per contenere i rischi e non concedere ai violenti anche il vantaggio della tarda serata e delle tenebre più fitte.
Solo che questa gente non impara, se possibile peggiora con il tempo. Più vengono isolati, più non contano niente e più cercano di rialzare la testa, di farsi notare.
Sono solo dei disperati, ma hanno ancora la forza di avvelenarci le domeniche.
Di Fulvio Giuliani
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