Finché non ci scappa il morto
L’assalto pianificato degli ultras di Udinese e Salisburgo ai danni dei tifosi del Venezia mentre il mondo del calcio tace
Finché non ci scappa il morto
L’assalto pianificato degli ultras di Udinese e Salisburgo ai danni dei tifosi del Venezia mentre il mondo del calcio tace
Finché non ci scappa il morto
L’assalto pianificato degli ultras di Udinese e Salisburgo ai danni dei tifosi del Venezia mentre il mondo del calcio tace
L’assalto pianificato degli ultras di Udinese e Salisburgo ai danni dei tifosi del Venezia mentre il mondo del calcio tace
Sono rimasto scioccato, oltre che dalle immagini dell’assalto pianificato e coordinato operato dagli ultras di Udinese e Salisburgo (!) ai danni di quelli del Venezia, dal sostanziale silenzio che ha accolto la notizia il giorno dopo.
Diamo per scontato, ormai, che una massa di imbecilli e violenti senza cervello possano impunemente pianificare – lo ripeto, perché la pianificazione rende il tutto più grave e surreale – un vero e proprio assalto stile diligenza del vecchio West alla tribù avversaria.
E noi zitti, disinteressati, assuefatti. L’importante è il derby di Milano o la trasferta del Napoli a Roma.
Ci mancherebbe, quella è la parte che adoriamo (io per primo) di questo sport magnifico, però possiamo in eterno accontentarci di aver grosso modo messo la museruola a questi subumani negli stadi, pagando il dazio saltuario di qualche incredibile episodio come questo?
Non ci è scappato il morto per pura casualità, altrimenti avremmo avuto le aperture dei giornali e dei telegiornali, gli speciali e i politici si sarebbero strappati le vesti. Invece “solo“ qualche ferito neanche troppo leggero e un po’ di arresti non valgono neppure un post o un commento.
Lo stesso mondo del calcio tace, perché non sa assolutamente cosa dire e spesso ha una coda di paglia lunga alcune decine di chilometri, come abbiamo dolorosamente dovuto apprendere negli ultimi mesi.
Sono perfettamente consapevole dell’assoluta inutilità di queste righe, ma almeno sento il dovere morale da amante dello sport, da italiano, da appassionato di calcio senza se e senza ma, di dirlo. Di sottolinearlo e di non accontentarmi delle masse che si girano dall’altra parte.
È andata decisamente bene l’altro giorno e non abbiamo avuto la forza di sottolineare neppure questo banale dato di fatto. Sconcertante. Ancor più se pensiamo che proprio ieri la Lega calcio sosteneva l’iniziativa di giornata al fianco delle forze dell’ordine contro la violenza. Nella distrazione generale.
Di Fulvio Giuliani
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