Formula 1: a Barcellona ancora dominio McLaren, Leclerc è terzo
Prima ci prova Verstappen, poi la Ferrari pure (e va sul podio) grazie a una provvidenziale safety car a otto giri dalla fine. Sceneggiatura stabile e qualche guizzo al gp di Barcellona

Formula 1: a Barcellona ancora dominio McLaren, Leclerc è terzo
Prima ci prova Verstappen, poi la Ferrari pure (e va sul podio) grazie a una provvidenziale safety car a otto giri dalla fine. Sceneggiatura stabile e qualche guizzo al gp di Barcellona
Formula 1: a Barcellona ancora dominio McLaren, Leclerc è terzo
Prima ci prova Verstappen, poi la Ferrari pure (e va sul podio) grazie a una provvidenziale safety car a otto giri dalla fine. Sceneggiatura stabile e qualche guizzo al gp di Barcellona
Prima ci prova Verstappen, poi la Ferrari pure (e va sul podio), ma la sceneggiatura non cambia. McLaren domina anche a Barcellona, nona prova (su 24) del campionato con Oscar Piastri (anche leader del Mondiale) ancora una volta davanti a Lando Norris. Alle spalle c’è Leclerc, partito settimo. Ma che approfitta di una provvidenziale safety car a otto giri dal termine, che gli ha dato la possibilità di superare Max Verstappen (penalizzato al traguardo). Hamilton ha chiuso al sesto posto, sorpassato nella fase finale anche da Hulkenberg.
Così è andata sul circuito spagnolo, dove Verstappen al via si è inserito tra i due missili color papaya. Mentre Leclerc superava Russell, con Hamilton quarto alla prima curva. Sembrava il segnale di un Gp con una trama diversa. Magari contando sul cambio delle regole sull’utilizzo dell’ala posteriore delle vetture. Che secondo quanto girava tra i box, avrebbe dovuto ridurre il gap tra McLaren e gli altri top team. Non è andata così. Solo Verstappen ha potuto mettere pressione alla scuderia leader del Mondiale, con centinaia di punti di margine nel Costruttori. Max dopo 50 giri era a un secondo da Norris, a una manciata da Piastri. Per il resto, il vuoto, sino alla safety car a otto tornate dalla bandiera a scacchi. Che ha favorito in questo caso la Rossa, con il podio di Leclerc.
In ogni caso, andando oltre il podio della Rossa. Per Maranello, senza jolly come la safety car oggi a Barcellona, davvero diventa dura. Se il trend delle prestazioni resterà quello attuale, con la concreta possibilità che la prima stagione con Lewis Hamilton e con Leclerc nel punto forse più alto della carriera sia un infinito limbo, in attesa del 2026. Ancora una volta, la Ferrari ha reso meglio in gara che in prova. E anche la strategia di procedere con i cambi gomme in ritardo sulle avversarie è stata positiva. Il punto è che McLaren è troppo lontana e partire sempre nelle retrovie complica ogni tentativo di giocarsi sul serio il podio.
Troppo poco, rispetto alle attese, agli investimenti, al valore dei piloti della Rossa e soprattutto dei tifosi del Cavallino.
Di Nicola Sellitti
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