Ganna fa la storia in bici
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Un record pazzesco quello di Filippo Ganna, che in 60 minuti ha percorso 56792 metri, bruciando di oltre un km il precedente miglior tempo al mondo

Ganna fa la storia in bici
Un record pazzesco quello di Filippo Ganna, che in 60 minuti ha percorso 56792 metri, bruciando di oltre un km il precedente miglior tempo al mondo
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Ganna fa la storia in bici
Un record pazzesco quello di Filippo Ganna, che in 60 minuti ha percorso 56792 metri, bruciando di oltre un km il precedente miglior tempo al mondo
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Sensazionale. Non c’è altro modo per definire l’impresa di Filippo Ganna, nuovo recordman dell’ora con i 56.792 metri percorsi ieri in bicicletta in 60 minuti, nel velodromo svizzero di Grenchen.
Un record pazzesco, che brucia di oltre 1 km il precedente stabilito dal britannico Dan Bigham. Questo limite promette di resistere e resistere a lungo, anche se lo stesso azzurro ha già dichiarato di essere pronto a riprendersi il primato nel caso qualcuno dovesse riuscire a fare meglio di lui.
Prima, però, aveva parlato di “fatica orribile“, di aver semplicemente pregato negli ultimi 10 minuti che tutto finisse. Perché le gambe ormai affogavano in un oceano di acido lattico e la vista si annebbiava per la fatica disumana. Stiamo parlando di una bicicletta ultraspecializzata, del valore di 60.000 €, frutto della migliore ricerca sull’aerodinamica, ma in fin dei conti pur sempre spinta dai muscoli di un essere umano capace di utilizzare un rapporto 65X14. Numeri che lasciano sbalordito chiunque abbia un’idea pur vaga di cosa significhi spingere per 60 minuti un’insensata bicicletta capace di sviluppare 9,89 metri per ogni pedalata.
Il record dell’ora, del resto, porta da sempre lo sforzo dell’uomo al limite conosciuto. Le leggende di questo sport ci sono tutte nell’albo d’oro, da Fausto Coppi a Eddy Merckx, fino a Francesco Moser che quando eravamo ragazzi stupì il mondo con la sua ricerca applicata ai materiali e alla bici, con tanto di mitiche ruote lenticolari. Al punto che il suo record in altura in Messico fu poi considerato non omologabile, proprio per le caratteristiche rivoluzionarie della bicicletta e le particolari condizioni.
A parte tecnologia e ricerca, non c’è mito delle due ruote che non abbia parlato di una fatica ai limiti della resistenza umana, dopo aver portato a termine quell’ora a velocità folle.
Ganna è un atleta semplicemente straordinario e di fatto sconosciuto al grande pubblico, in relazione alle sue potenzialità e ai risultati già ottenuti.
Non cerca riflettori, la pubblicità facile, non fa il personaggio. In tre parole: non si atteggia. Fa i fatti e ieri è stato mostruoso. Aveva sofferto il flop ai mondiali a cronometro in Australia e promesso a se stesso di doversi rifare presto, l’ha fatto nel giro di poche settimane entrando nella storia del record che mette l’uomo in totale solitudine davanti ai propri limiti e alle proprie paure.
Dobbiamo essere semplicemente orgogliosi di lui.
di Fulvio Giuliani
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