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Gli scacchi e la loro moderna evoluzione

Il match per il titolo mondiale maschile di scacchi richiama l’attenzione verso un giuoco antico che sta conoscendo una nuova fioritura in tutto il mondo

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Gli scacchi e la loro moderna evoluzione

Il match per il titolo mondiale maschile di scacchi richiama l’attenzione verso un giuoco antico che sta conoscendo una nuova fioritura in tutto il mondo

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Gli scacchi e la loro moderna evoluzione

Il match per il titolo mondiale maschile di scacchi richiama l’attenzione verso un giuoco antico che sta conoscendo una nuova fioritura in tutto il mondo

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Il match per il titolo mondiale maschile di scacchi richiama l’attenzione verso un giuoco antico che sta conoscendo una nuova fioritura in tutto il mondo

Il match per il titolo mondiale maschile di scacchi tra il cinese Ding Liren, detentore, e lo sfidante indiano Dommaraju Gukesh, che si svolgerà nei prossimi giorni a Singapore, richiama l’attenzione verso un giuoco antico che sta conoscendo una nuova fioritura in tutto il mondo. Gli scacchi e la loro moderna evoluzione ci raccontano cose di interesse anche per chi non li pratica.

Partendo dal match mondiale, esso ci mostra quanto sia articolata la tendenza allo spostamento degli equilibri mondiali verso Oriente. Prima della globalizzazione, la superpotenza scacchistica mondiale era l’Urss. Oggi, alle recenti Olimpiadi (una specie di Campionato del Mondo a squadre) ha dominato l’India, sia in campo maschile che in campo femminile. In quest’ultimo, ha spodestato le campionesse della Cina, che a loro volta avevano superato le russe ed ex sovietiche. Inoltre, viene in rilievo l’importanza dell’informatica. Gli scacchi sono una disciplina plurisecolare che però con l’informatica si combina molto bene. Ad alti livelli ciò sta premiando i giovani dei Paesi all’avanguardia in questo settore, come appunto India e Cina, che si giovano di nuovi metodi di preparazione basati sulle moderne tecnologie.

A livelli amatoriali, grazie a Internet gli appassionati seguono in tempo reale le partite mettendosi idealmente al posto dei giocatori (un’opportunità che i collegamenti con gli eventi degli altri sport attualmente non offrono), possono giocare a qualunque ora con avversari di tutto il mondo e navigare all’interno di giganteschi database, risalendo a milioni di partite o frammenti di esse. Così gli scacchi, adatti a tutte le età, sono diventati un business da non sottovalutare: uno dei siti scacchistici online, che è a pagamento, vanta oltre venti milioni di iscritti e si stima che i dilettanti saltuari che giocano in famiglia o tra amici siano addirittura centinaia di milioni. Ma soprattutto, riguardo al futuro che si avvicina a grande velocità, gli scacchi hanno offerto un esempio precoce di dove possa arrivare l’intelligenza artificiale. I primi software di fine anni Settanta erano appena in grado di fare mosse legali, alquanto insensate; nel giro di una quindicina di anni arrivarono a stracciare il campione del mondo dell’epoca, Kasparov. Oggi il divario tra macchina e uomo è enorme, tale che la principale preoccupazione per gli organizzatori di tornei è come evitare il ‘doping informatico’, ovvero che i giocatori barino ricorrendo di nascosto al telefono o ad altri apparecchi elettronici.

Tutti gli sport sono in qualche misura salutari ed educativi, perché la loro pratica aiuta a tenere il fisico in esercizio e insegna valori preziosi, tra cui la lealtà, il rispetto dell’avversario, il merito. Gli scacchi lo sono ancora di più. Sono uno sport della mente di riconosciuta utilità contro il declino cognitivo, richiedono riflessione, attenzione, concentrazione, tenuta nervosa, equilibrio nelle valutazioni, capacità di elaborare piani anche a lungo termine, di assumere decisioni e perciò senso di responsabilità, di individuare obbiettivi e risolvere problemi, abituano a calcolare in anticipo le conseguenze delle proprie azioni, a sforzarsi di capire i ragionamenti altrui e, last but not least, consentono di sublimare l’aggressività.

Il fascino degli scacchi – che possono essere sport, arte, semplice hobby o tutte e tre le cose insieme – risiede dunque in valori che trascendono epoche e tecnologie. Lungi dall’essere diventati anacronistici, sono modernissimi.

di Vladimiro Satta

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