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Gp Messico: Norris è un jet, secondo Leclerc, delusione Hamilton

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Norris come un jet, poi Max Verstappen e sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco, secondo per tutto il Gp, che ottiene il settimo posto nella complessa stagione di Maranello e il 50esimo podio in carriera

Messico

Gp Messico: Norris è un jet, secondo Leclerc, delusione Hamilton

Norris come un jet, poi Max Verstappen e sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco, secondo per tutto il Gp, che ottiene il settimo posto nella complessa stagione di Maranello e il 50esimo podio in carriera

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Gp Messico: Norris è un jet, secondo Leclerc, delusione Hamilton

Norris come un jet, poi Max Verstappen e sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco, secondo per tutto il Gp, che ottiene il settimo posto nella complessa stagione di Maranello e il 50esimo podio in carriera

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Norris come un jet, poi Max Verstappen e sul podio anche la Ferrari di Charles Leclerc, con il monegasco, secondo per tutto il Gp, che ottiene il settimo posto nella complessa stagione di Maranello e il 50esimo podio in carriera.

Il Gp del Messico riscrive in parte la sceneggiatura del Mondiale: con il successo (decimo in carriera), Norris si prende la testa del Mondiale, con tre punti di vantaggio su Oscar Piastri, quinto e in crisi nonostante il valore impressionante in pista della McLaren.

Poi c’è Verstappen a 36 punti dalla vetta, a quattro gare dal termine. Ci sono anche due gare Sprint a disposizione, il pacchetto di punti è ancora ampio, ogni scenario è aperto. Certo, Norris è davvero in gran forma. In questo momento sembra il favorito per il titolo.

La gara messicana mette in evidenza un ottimo Kimi Antonelli, sesto, finito per la prima volta davanti a George Russell e soprattutto il talento cristallino di Ollie Bearman, quarto con la Haas, nonostante alle spalle ci fosse un bolide come l’auto di Piastri: il 19enne francese è sotto contratto con la Ferrari, lo scorso anno ha sostituito Sainz, quando lo spagnolo finì sotto i ferri per un attacco di appendicite. Il futuro della Rossa è lui, magari assieme a Leclerc.

Sempre in casa Ferrari, c’è delusione per Lewis Hamilton: partito terzo, Lewis è stato l’unico a pagare – dieci punti di penalizzazione – nella Cavalleria Rusticana al via sul rettilineo da 800 metri con Verstappen e Leclerc, con Max finito anche nell’erba, per poi rientrare in pista. Il fuoriclasse inglese è finito in coda a un gruppone, senza il ritmo per risalire. Dopo 19 gare stagionali, per Hamilton ancora nessun podio: è la peggiore annata del sette volte campione del mondo. E’ anche migliorato, Lewis: ma non basta, non può bastare.

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