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Italia al cardiopalma, salva e qualificata al 98º

Italia Croazia finisce 1-1: continua il sogno azzurro al cardiopalma e con mille difficoltà grazie ad un gol miracolo di Zaccagni

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Italia al cardiopalma, salva e qualificata al 98º

Italia Croazia finisce 1-1: continua il sogno azzurro al cardiopalma e con mille difficoltà grazie ad un gol miracolo di Zaccagni

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Italia al cardiopalma, salva e qualificata al 98º

Italia Croazia finisce 1-1: continua il sogno azzurro al cardiopalma e con mille difficoltà grazie ad un gol miracolo di Zaccagni

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Italia Croazia finisce 1-1: continua il sogno azzurro al cardiopalma e con mille difficoltà grazie ad un gol miracolo di Zaccagni

A sette secondi dall’inferno. To the hell and back. Invece si torna a Berlino, stavolta per gli ottavi di finale contro la Svizzera. Se serviva un segno del destino per il percorso azzurro a Euro 2024, è arrivato.

Nella serata forse più complicata della gestione di Luciano Spalletti, un tiro a giro da fuori aria di Zaccagni – simile a quello di Del Piero in semifinale Mondiale del 2006 ai tedeschi – spinge gli azzurri avanti nel torneo, pareggiando la rete croata, al termine di una partita che è il manifesto delle difficoltà del calcio italiano di almeno l’ultimo decennio: sofferenza, incertezze, carenza di attaccanti di livello. Ma si barcolla, si resta in piedi.

Serviva almeno un pari, ma gli azzurri hanno costretto – ci hanno costretto – a un secondo tempo di puro sacrificio, fisico e mentale, capaci di creare problemi ai croati solo per uno spezzone di tempo, per poi finire negli ingorghi dei cambi, delle perdite di tempo avversarie, degli errori di misura, della palla che pesa forse troppo per calciatori che campioni non sono e non possono esserlo. L’elenco è lungo, la qualità è quella che è, miracoli non se ne fanno, anche se lasciano dubbi anche alcune scelte di Spalletti, assai critico con la squadra nel post partita sulla resa offensiva dei suoi calciatori nel primo tempo. Un atto d’accusa in diretta tv, senza filtri. Così come emergono dubbi che la squadra sia davvero in grado di seguire i dettami del suo calcio, complesso ed evoluto.

Ora, si gira pagina. Si è andati avanti con la forza della disperazione. Ora si deve cambiare spartito. Si è agli ottavi, senza dimenticare che se gli azzurri sono arrivati vivi, con qualche possibilità di giocarsi una mischia, un tiro da fuori per la qualificazione lo si deve soprattutto a Gigi Donnarumma, straordinario a parare il rigore a Modric, portentoso anche prima e poi dopo, sul gol croato, arrivato dal santone Modric, arrivato prima su una seconda palla a 39 anni. Hai voglia a dire l’età, con un campione del genere. Di campioni, l’Italia ne ha due: uno in porta, un altro in panchina. Sarebbe il caso di seguirlo. Un altro forse lo diventerà: Calafiori, decisivo per l’assist per Zaccagni, sarà squalificato con la Svizzera. Assenza pesantissima.

di Nicola Sellitti

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