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Italvolley, Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”

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Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”. Parla la giocatrice della Nazionale

Sarah Fahr

Italvolley, Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”

Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”. Parla la giocatrice della Nazionale

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Italvolley, Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”

Sarah Fahr: “Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana”. Parla la giocatrice della Nazionale

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Sarah Fahr, 23 anni, ‘centrale’ della Nazionale di pallavolo che ha appena vinto i Mondiali in Thailandia, ha le idee chiare: «Mi godo appieno il presente, ho imparato a concentrarmi sul “qui e ora”, come ci dice il nostro allenatore. Ma sono sicura che tra vent’anni sarò una persona felice e soddisfatta e saprò godermi appieno tutto quello che ho fatto fin qui». Un fidanzato mental coach, il ‘Maestro’ Julio Velasco come ct e guida verso il successo, ma soprattutto una stagione da Guinness dei primati: oltre all’oro iridato fresco di celebrazioni, Fahr ha vinto negli ultimi dodici mesi un oro olimpico e due Nations League con l’Italia, poi uno scudetto, una Champions, una Coppa Italia, una Supercoppa e un Mondiale per Club con l’Imoco Conegliano.

È in vetta al mondo e ci è arrivata dopo un doppio terribile infortunio agli Europei 2021, quando aveva circa vent’anni: saltarono i legamenti crociati a un ginocchio, che poi avrebbero ceduto nuovamente a distanza di pochi mesi, obbligandola a saltare l’edizione dei Mondiali precedente a questa che l’ha vista trionfare. È tornata con la forza della predestinata. Alla Nations League vinta dalle azzurre a luglio in Polonia è stata premiata come miglior ‘centrale’ della competizione. In lei c’è traccia della precisione e della pignoleria tedesche (nata in Baviera, è andata via di casa a 13 anni) e della creatività italiana.

«Faccio ancora fatica a capire bene cosa è successo. Anche la mia reazione al successo è stata strana, ho scaricato molta più tensione dopo la semifinale con il Brasile rispetto alla finale con la Turchia» spiega Fahr a “La Ragione”, pochi minuti dopo essere atterrata in Italia con la Nazionale di ritorno in Italia. «Inoltre avevo problemi a una caviglia, ero lontana dal mio 100%, ma ho pensato solo ad aiutare la squadra. Sono fiera e orgogliosa, è bello vedere che c’è stata questa enorme risonanza per quello che abbiamo fatto. Sono grata di aver fatto parte di questo gruppo. Saremo un pezzo importante della storia della pallavolo italiana».

Il fidanzato Nicolò è stato determinante per la sua rinascita sportiva: «Mi ha aiutato a crescere sotto tanti punti di vista. È più maturo, mi spiega cosa aspettarmi e cosa no dalla vita, mi aiuta a stare più tranquilla» riflette Sarah. Ma è quando si passa a parlare del ‘Maestro’ Velasco, che la vediamo sciogliersi: «Julio è riuscito a creare nel gruppo una grande serenità e questo ha portato a una grande consapevolezza, rafforzata poi dai risultati. Ha creato un’unione di squadra che non si sentiva da tanti anni, ha generato un meccanismo per cui ciascuna nel gruppo si sente fondamentale, ognuna porta qualcosa alla squadra, dentro e fuori il parquet. Poi, per il fatto che è un esponente della ‘vecchia scuola’, ha stabilito che non si ribatte a quel che dice e ciò ci porta ad accettare le sue decisioni, senza sprecare parole per lamentele o altro. Insomma, si è creato un clima di serenità che spero continui per tanto tempo».

La striscia di successi consecutivi dell’Italvolley è arrivata a quota 36. E dopo aver vinto praticamente tutto nell’ultimo anno, dopo aver metabolizzato – almeno in parte – l’impresa compiuta, ci sarà da pianificare la prossima mossa. Conta certo il “qui e ora” che arriva direttamente dal “Vangelo secondo Velasco”, ma è fisiologico volgere lo sguardo verso i Giochi olimpici di Los Angeles 2028: «Non so se il ciclo azzurro è chiuso o si è a un passaggio intermedio verso Los Angeles» ragiona Fahr. «Il nocciolo principale del gruppo si è creato dal 2018 in poi, abbiamo vissuto tante esperienze – positive e negative – che ci hanno fatto maturare, non so dire che cosa ci aspetta. Per alcune di noi, per esempio Monica De Gennaro, è stata l’ultima competizione. Ma so che la mentalità che si è creata si vedrà nei prossimi anni: con fatica e dedizione arriveremo a centrare nuovi obiettivi».

Di Nicola Sellitti

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