Vogliamo scrivere di Jasmine Paolini, vogliamo scrivere della ragazza che ha trascinato per la seconda volta in 12 mesi l’Italia al trionfo nella Billie Jean King Cup, il campionato del mondo a squadre del tennis femminile.
La campionessa azzurra che ha firmato i punti decisivi, in recupero o per chiudere i giochi, in semifinale e finale contro Ucraina e Stati Uniti d’America.
La nostra N.1.
Qualcuno aveva già messo Jasmine Paolini nella categoria meteore o stelle cadenti…
Qualche bontempone l’aveva già messa nella categoria meteore o stelle cadenti o fra coloro che ballarono una notte sola. Perché… chi osserva lo sport e la vita basandosi solo sui risultati e senza saper comprenderne motivazioni, difficoltà, momenti, caratteristiche, vede una giocatrice raggiungere l’anno scorso la finale di Parigi e Wimbledon e crede che debba rifar tutto. Magari vincerlo il Roland Garros o il più importante torneo di tennis al mondo…
Invece, Jasmine Paolini ha “solo“ trionfato a Roma e trascinato la nazionale a vittorie che una volta erano – nella migliore delle ipotesi – un sogno di fine estate.
Il punto è che Jasmine è una grande tennista, ma soprattutto una splendida donna, una ragazza dotata di un talento naturale speciale, unito a una gran voglia di fare e riuscire.
Conosce i propri limiti fisici e ha impiegato qualche anno in più per esplodere, rispetto ad altre campionesse. Stop.
Jasmine potrà anche sbagliare un torneo o le singole partite, essere ancora alla ricerca del coach giusto o quello che volete voi, ma è lei che vorremmo sempre con noi quando si tratta di giocare senza domani.
di Fulvio Giuliani
Credits video: Billie Jean King Cup
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