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Jesi, miniera d’oro dello sport italiano

Tommaso Marini, oro nel fioretto maschile ai Mondiali di Milano, è una delle stelle del Club Scherma del piccolo centro marchigiano di Jesi

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A Jesi c’è una congiunzione astrale con il talento. Tommaso Marini (nato ad Ancona), oro nel fioretto maschile ai Mondiali di Milano, si allena da anni al Club Scherma del piccolo centro marchigiano. E’ di Jesi il commissario tecnico della nazionale italiana di fioretto, Stefano Cerioni.

A Jesi è nata la stella di Valentina Vezzali (non c’è bisogno di rispolverare il palmares) e di Elisa Di Francisca. Prima di entrambe, ha reso famosa Jesi nel mondo Giovanna Trillini, una leggenda della scherma. Divagando un attimo: è di Jesi anche il commissario tecnico della nazionale italiana di calcio, Roberto Mancini, che ha vinto Euro 2020. A Jesi si allena anche Alice Volpi, oro nel fioretto femminile un paio di giorni fa.

Ci sono altri casi simili, piccole città che ammassano un’infinita quantità di talento e grandezza. Lebron James e Steph Curry, otto titoli Nba in due e stelle che hanno rivoluzionato il basket, sono nati nello stesso reparto di ostetricia dell’ospedale di Akron, in Ohio. Sempre in zona Nba, c’è appena un chilometro tra Lensing e Saginaw (Michigan), culle di Magic Johnson e Draymond Green, architetto tecnico ed emotivo dei Golden State Warriors. A Salto, piccola frazione in Uruguay, circa 100 mila abitanti, sono nati a poche settimane di distanza Edinson Cavani e Luis Suarez.

Insomma, sono infusioni senza sosta di talento in piccoli centri urbani. Tommaso Marini ha ricordato la sua crescita professionale a Jesi, il suo decollo verso la grandezza. Nella cittadina marchigiana si è incrociato con il ct azzurro Cerioni. A Jesi, come lo scorso anno in occasione dei Mondiali egiziani, il ritrovo degli azzurri del fioretto per gli allenamenti in vista dei Mondiali italiani c’è stato a Jesi, a gennaio.

E’ stato tutto magico, i Mondiali sono solo l’inizio, Milano si è presa un pezzo del mio cuore, l’obiettivo sono le Olimpiadi di Parigi e per quell’obiettivo dovrò lavorare duro perché il livello in nazionale è altissimo. Ho tirato con un legamento della spalla lesionato, dovrò operarmi e andrò incontro a un periodo complicato per l’operazione, ma non ci penso, prima c’è la prova a squadre qui ai Mondiali”, ci racconta Tommaso Marini.

Presto, prestissima torna in pedana, anche con la spalla fuori uso: c’è l’appuntamento con l’oro nella prova a squadre di fioretto maschile. L’Italia è campione in carica.

di Nicola Sellitti

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