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La coppia della domenica

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Le azzurre Sara Errani e Jasmine Paolini vincono il titolo femminile di doppio agli Internazionali di Roma. L’ennesima straordinaria storia del nostro Tennis con vista su Parigi 2024

Sara Errani e Jasmine Paolini

La coppia della domenica

Le azzurre Sara Errani e Jasmine Paolini vincono il titolo femminile di doppio agli Internazionali di Roma. L’ennesima straordinaria storia del nostro Tennis con vista su Parigi 2024

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La coppia della domenica

Le azzurre Sara Errani e Jasmine Paolini vincono il titolo femminile di doppio agli Internazionali di Roma. L’ennesima straordinaria storia del nostro Tennis con vista su Parigi 2024

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Doveva essere la domenica della Ferrari a Imola, in una gara in cui si sognava la zampata davanti al pubblico di casa. Le rosse sono andate bene, ma senza dare neanche per un giro la sensazione di poter combattere per la vittoria. Anzi, hanno dovuto anche guardare i tubi di scarico della McLaren di Norris, oltre il solito Verstappen.

Così, le emozioni sono piovute – tutto sommato in modo imprevedibile, considerato come avevano cominciato il torneo ed essendo largamente sfavorite in finale – da Sara Errani e Jasmine Paolini.
Le azzurre hanno vinto al super tie-break del terzo set il titolo femminile di doppio agli Internazionali di Roma, tamponando l’enorme falla aperta dalla dolorosa rinuncia di Jannik Sinner e dalle tante teste coronate del Tennis che sono via via saltate al Foro Italico.

Ha vinto questa coppia apparentemente improbabile: la campionessa ormai al crepuscolo della carriera (saggiamente allungata con il doppio) e l’arrembante nuova speranza del tennis azzurro femminile, già ai confini della Top Ten mondiale in singolare.

Due stili molto diversi, anche due strutture fisiche che sembrano riflettere gli anni trascorsi nel tennis: Sara Errani minuta e mirabilmente “costretta” a inventarsi da lustri un gioco talvolta imprevedibile per le avversarie. Jasmine Paolini che non ha i centimetri delle tante Valchirie di oggi – soprattutto dell’Est – ma una struttura fisica imponente che le permette di sviluppare un gioco esplosivo. Risultato ieri fondamentale contro una coppia appena assortita come quella fra Coco Gauff ed Erin Routliffe, ma comunque superiore sulla carta.

L’hanno spuntata le azzurre, perché hanno giocato meglio nella prima parte del match e perché hanno gestito perfettamente i nervi nella fase decisiva della finalissima, mandando in tilt in particolare la talentuosissima, ma fragile Coco. Grande speranza e non di rado cruccio americano della racchetta al femminile.

L’emozione travolgente, spontanea, anche meravigliosamente naïf della Paolini ha illuminato la nostra domenica, mentre Sara Errani è tornata a vivere emozioni a lei ben note: vinse Roma 12 anni fa con la socia di tanti trionfi Roberta Vinci.
Stanno bene insieme, si completano tatticamente e tecnicamente, mentre la maestra Sara guida l’allieva Jasmine senza eccedere e senza far pesare gli anni e gli onori.

È l’ennesima, straordinaria storia del nostro Tennis con vista su Parigi 2024, un sogno olimpico che Sara e Jasmine non fanno nulla per nascondere. E fanno bene.

Di Fulvio Giuliani

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