La Ferrari e l’obbligo di sognare
Dopo il successo trionfale di ieri di Leclerc e la doppietta con Sainz, la Ferrari ha il dovere di sognare in grande e tentare l’assalto al Mondiale costruttori
La Ferrari e l’obbligo di sognare
Dopo il successo trionfale di ieri di Leclerc e la doppietta con Sainz, la Ferrari ha il dovere di sognare in grande e tentare l’assalto al Mondiale costruttori
La Ferrari e l’obbligo di sognare
Dopo il successo trionfale di ieri di Leclerc e la doppietta con Sainz, la Ferrari ha il dovere di sognare in grande e tentare l’assalto al Mondiale costruttori
Dopo il successo trionfale di ieri di Leclerc e la doppietta con Sainz, la Ferrari ha il dovere di sognare in grande e tentare l’assalto al Mondiale costruttori
Sognare si può, sognare si deve. Dopo il terzo trionfo stagionale di Charles Leclerc e la doppietta con Sainz – ieri sera nella bellissima gara di Austin, in Texas – la Ferrari sa di avere non tanto la possibilità, ma l’obbligo di tentare l’assalto al Mondiale costruttori.
In questo momento, la Rossa è terza a un soffio – 8 punti – dalla Red Bull seconda, ma apparsa in deciso recupero tecnico (come sempre con Max Verstappen, mentre del messicano Perez si sono perse definitivamente le tracce), dopo il periodo di down totale seguito all’addio del mago Adrian Neway.
In prima posizione resta la McLaren, imprendibile una manciata di gare fa e ora avanti “solo“ di 48 punti. Con sei gare da disputare, parliamo di un margine che impone a Maranello di fare di tutto per tornare a vincere un Mondiale.
Esattamente quello che chiedevamo due mesi fa, quando (e non ci vergogniamo a ricordarlo) scrivemmo di essere stufi come osservatori e appassionati di vedere una Ferrari fuori dai giochi, troppo spesso terza o quasi quarta forza in pista. Il lavoro ha pagato, i risultati superiori a ogni più rosea aspettativa e ancora una volta si è visto che con un mezzo veloce e affidabile Charles Leclerc se la gioca con tutti e non è inferiore a nessuno.
Campione del mondo Verstappen compreso, che da parte sua ieri ha fatto i numeri in difesa con Norris, dopo aver conquistato una gara sprint da fenomeno qual è.
Però, l’aria è cambiata e la Rossa non si può accontentare di fare da arbitro nella sfida fra il mostro olandese e Lando Norris della McLaren. Ancor di più se quest’ultimo continua a mostrare evidenti limiti di tenuta psicologica e, almeno per ora, non è al livello di Max e Charles.
Certo, c’è un altro Mondiale ancora da assegnare ed è quello che conta di più nell’immaginario collettivo: ieri il ritrovato Verstappen ha allungato seppur di poco e ora vanta 57 punti di vantaggio su Norris. 69 su Leclerc, nella corsa al titolo piloti.
Facciamo la domanda estrema: troppi? Molto probabilmente sì, purché non accada qualcosa e quel qualcosa potrebbe essere uno “zero“ olandese in occasione di un’altra vittoria di Leclerc. Allora cambierebbe sul serio tutto e a quel punto, se dovessimo scommettere i famosi 50 centesimi, li impegneremmo tutti su Charles.
di Fulvio Giuliani
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