La Juventus esonera Tudor
La Juventus esonera Tudor dopo le pessime prestazioni del club bianconero delle ultime settimane
La Juventus esonera Tudor
La Juventus esonera Tudor dopo le pessime prestazioni del club bianconero delle ultime settimane
La Juventus esonera Tudor
La Juventus esonera Tudor dopo le pessime prestazioni del club bianconero delle ultime settimane
E’ la prima panchina che salta in Serie A. Sono passati otto turni di campionato: anche troppi, considerando le abitudini di casa nostra che contemplano – quando un progetto è nato male ed è stato accudito peggio – il cambio di allenatore. Tudor non è più il tecnico della Juventus: era nell’aria, era questione di tempo, forse la forbice adatta per arrivare all’obiettivo della dirigenza bianconera, cioè all’ex ct della Nazionale Luciano Spalletti, in cerca di rivincite dopo l’azzurro assai sbiadito. Oppure, in alternativa c’è Roberto Mancini, a spasso dopo l’esilio dorato in Arabia Saudita. Intanto in panchina contro l’Udinese, tra una manciata di ore, finisce il tecnico della Juve Under 23, Massimo Brambilla. I risultati, d’altronde, erano negativi: la Juve ha perso domenica con la Lazio, prima ancora con il Real Madrid, prima ancora con il Como. Non vince da otto partite, non va in gol da quattro. Un bottino troppo esiguo anche per un club che sembra aver perso la grandeur rinforzata dai nove scudetti in fila tra il 2011 e il 2020. Da allora, la Juventus non vince lo scudetto, solo qualche coppa. Si punta ora ad un profilo doc, un profilo da Juve.
Madama dunque cambia. Anche se Tudor non è mai stato troppo saldo su quella panca. E’ stato riconfermato dopo i buoni risultati – la qualificazione in Champions League – ottenuti nello scorcio della passata stagione, subentrato a Thiago Motta. Poi, si è ritrovato una nuova dirigenza (via Giuntoli), che lo ha tenuto sulle spine per il rinnovo durante il Mondiale per club, tra giugno e luglio, poi ha proceduto a una campagna acquisti scriteriata, vendendo male e forse comprando peggio, lasciando il tecnico a lungo senza attaccanti. L’inizio di torneo non è stato negativo, poi la crisi, evidente, senza appigli. Paga Tudor, forse dovrebbero saldare il conto anche i dirigenti del nuovo corso juventino, incerto come mai in passato. Si guarda il dito, non la Luna. Come spesso accade nel calcio italiano. In pochi anni alla Juve sono stati mandati via Sarri, Pirlo, Allegri, Motta e ora Tudor. Le colpe forse non sono solo sul campo, ma anche dietro a qualche scrivania.
Di Nicola Sellitti
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Il calcio italiano si ferma alle polemiche
Sinner e Alcaraz, quando l’avversario ci migliora
Gp Messico: Norris è un jet, secondo Leclerc, delusione Hamilton