La rivincita di Calzona, i disastri del Napoli non erano colpa sua
Lo sport scrive e riscrive i percorsi, ma quello di Francesco Calzona è davvero singolare dopo il successo slovacco sul Belgio
La rivincita di Calzona, i disastri del Napoli non erano colpa sua
Lo sport scrive e riscrive i percorsi, ma quello di Francesco Calzona è davvero singolare dopo il successo slovacco sul Belgio
La rivincita di Calzona, i disastri del Napoli non erano colpa sua
Lo sport scrive e riscrive i percorsi, ma quello di Francesco Calzona è davvero singolare dopo il successo slovacco sul Belgio
Lo sport scrive e riscrive i percorsi, ma quello di Francesco Calzona è davvero singolare dopo il successo slovacco sul Belgio
Dal desolante finale di stagione con il Napoli al successo storico sul Belgio di Lukaku nella partita d’esordio, vincendo anche la sfida delle panchine italiane con Domenico Tedesco. Lo sport scrive e riscrive i percorsi, ma quello di Francesco Calzona è davvero singolare. Il successo slovacco sul Belgio ha mostrato una nazionale di qualità, ben allenata, che in realtà viene da un biennio decisamente positivo, che tra l’altro l’ha portato sulla panca del Napoli.
E se vogliamo è anche il meritato riscatto di un tecnico dignitoso e preparato che è stato avvolto, travolto dalla disgraziata stagione napoletana successiva al terzo scudetto, che ha inglobato proprio tutti: calciatori, allenatori, dirigenti, collocando il Napoli al decimo posto finale in campionato. Squadra compatta costruita intorno a un monumentale Lobotka, anche lui poi crollato al Napoli, Calzona ora culla anche sogni di avanzare alla fase a eliminazione diretta.
Ci ha messo poco a rialzarsi. Con il lavoro è l’umiltà. E sperando che anche Tedesco si riabiliti nel corso del torneo, per ora sono italiani i selezionatori che hanno tirato fuori il massimo del potenziale a disposizione. Scusate se è poco.
Di Nicola Sellitti
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