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La Var Room unica, I’Italia inaugura l’Olimpo degli arbitri

L’Italia è il primo paese al mondo ad avere una Var Room unica. “Impossibile non sbagliare ma ora siamo nelle condizioni migliori per non fare più errori” è il commento soddisfatto del numero uno degli arbitri, Alfredo Trentalange.
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La Var Room unica, I’Italia inaugura l’Olimpo degli arbitri

L’Italia è il primo paese al mondo ad avere una Var Room unica. “Impossibile non sbagliare ma ora siamo nelle condizioni migliori per non fare più errori” è il commento soddisfatto del numero uno degli arbitri, Alfredo Trentalange.
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La Var Room unica, I’Italia inaugura l’Olimpo degli arbitri

L’Italia è il primo paese al mondo ad avere una Var Room unica. “Impossibile non sbagliare ma ora siamo nelle condizioni migliori per non fare più errori” è il commento soddisfatto del numero uno degli arbitri, Alfredo Trentalange.
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L’Italia è il primo paese al mondo ad avere una Var Room unica. “Impossibile non sbagliare ma ora siamo nelle condizioni migliori per non fare più errori” è il commento soddisfatto del numero uno degli arbitri, Alfredo Trentalange.
L’Italia del calcio all’avanguardia nell’utilizzo del Var, (virtual assitant referee) ma non solo. Due giorni fa, il 4 ottobre, è stata inaugurata presso l’International Broadcast Centre di Lissone (Monza-Brianza) la Var Room unica. Un centro che, oltre a ridurre gli errori arbitrali, permetterà alla Lega Serie A di creare diversi contenuti multimediali di proprietà. Una vera svolta in un campo, quello del marketing, dove l’Italia calcistica ha sempre inseguito gli altri.

A cosa serve la Var Room unica

Il centro di produzione di Lissone collegherà già dalla prossima giornata di campionato tutti e 17 gli stadi di Serie A con ben 8 Var Room dedicate agli arbitri per le partite del massimo campionato. Inclusa nel progetto anche la Serie B, cui saranno dedicate 4 Var Room (non ancora attive). La nuova struttura permetterà di coordinare direttamente il lavoro della commissione arbitrale con un supervisore presente in loco, in questo modo “evitiamo dispersione e diamo un feedback immediato”, ha dichiarato il designatore arbitrale Gianluca Rocchi specificando che inizialmente saranno scelti per il check di Lissone solo gli arbitri di alto livello, “il che può essere uno stimolo a fare bene”.

Perché è importante la Var Room unica

Il lavoro dell’arbitro, anche in funzione di Var, oltre che tecnico, è psicologico, e anche in questa direzione la nuova Var Room avrà un ruolo importante: “Si respira aria innovativa e di benessere particolare e quando l’arbitro è in una situazione di benessere, sbaglia meno. Sarà impossibile non commettere errori, limiti e fragilità umane restano, ma siamo nelle condizioni migliori per non sbagliare“, ha spiegato il presidente dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri) Alfredo Trentalange. Fino alla scorsa giornata di campionato il controllo veniva effettuato da Var e Avar (Assistente Var) in un’apposita stanza all’interno dello stadio o in una struttura mobile appena fuori dall’impianto sportivo.

Var Room unica e Italia all’avanguardia

D’altronde, se il calcio italiano è indietro nelle competizioni europee per club e nella salute dei bilanci, di certo non si può dire lo stesso su classe arbitrale e tecnologia. “La Figc è stata la prima al mondo a voler lanciare la tecnologia nel calcio, dalla Goal Line Technology al Var, e stiamo lavorando ad altri progetti. Siamo proiettati verso il futuro e vogliamo anche incidere sulla parte culturale di questo mondo”, ha dichiarato entusiasta il presidente della FIGC Gabriele Gravina. Proprio il Belpaese, nell’amichevole contro la Francia del 1° settembre 2016 allo stadio San Nicola di Bari, è stato cornice del primo utilizzo del Var in gare organizzate dalla FIFA. Inoltre, nella stagione 2017-2018, la Serie A è stato il primo campionato europeo ad utilizzare il Video Assistant Referee facendo da apripista alla rivoluzione tecnologica del calcio. 

Var, non solo la tecnologia ma anche l’uomo

Anni di dibattito sportivo hanno portato la cultura calcistica italiana ad affrontare con maturità il tema. Già nel 1978 lo storico conduttore del “Processo del Lunedì”, Aldo Biscardi, propose la famosa “moviola in campo” alla quale ha dedicato tutta la sua carriera e della quale il Var diventa una personificazione. Infatti, con Var non si intende solo la tecnologia ma anche l’arbitro delegato al controllo delle immagini, a sua volta aiutato dall’Avar, l’assistente Var.

Chi ha “inventato” il Var

Sono stati tanti gli enti promotori di questa innovazione, ma un ruolo decisivo l’ha avuto, tanto per cambiare, l’italiano Gianni Infantino. Il Presidente della FIFA (carica che ricopre dal 26 febbraio 2016), è sempre stato un forte sostenitore della tecnologia in campo, anche quando sul Var sono piovute pesanti critiche. Tra i club, il Video Assistant Referee è stato utilizzato già nella finale della Coppa del mondo per club FIFA 2016, prima del grande appuntamento con le squadre nazionali nella Coppa del Mondo 2018.

Var Room di Lissone: non solo avanguardia tecnica 

Ma la Var Room di Lissone non porterà solo ad una svolta “arbitrale”, dove l’Italia, come detto, è sempre stata all’avanguardia. Infatti, il centro sarà utilizzato anche per produrre contenuti media da distribuire agli appassionati. “Si realizza così un primo sogno condiviso con l’ad Luigi De Siervo. È la base di una media company che, se dovessimo un domani deliberarla a livello di assemblea, saremo già pronti per essere operativi nella distribuzione dei nostri contenuti sul mercato. È una visione di lungo periodo che ci mette davanti alle altre leghe in Europa“, ha dichiarato il presidente della Lega Serie A Paolo Dal Pino. Una grande occasione per lanciare l’Italia calcistica in un campo dove non è mai stata all’avanguardia: il marketing. Che l’estate da primatista dell’Italia non si fermi qui? di Giovanni Palmisano

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