L’Italia del Maestro Velasco alla conquista del mondo
Guardate Velasco, studiate Velasco. Leggete Velasco e capirete qualcosa in più su come si costruiscano i gruppi, i sacrifici necessari, cosa chiedere a ciascuno in relazione alle proprie possibilità

L’Italia del Maestro Velasco alla conquista del mondo
Guardate Velasco, studiate Velasco. Leggete Velasco e capirete qualcosa in più su come si costruiscano i gruppi, i sacrifici necessari, cosa chiedere a ciascuno in relazione alle proprie possibilità
L’Italia del Maestro Velasco alla conquista del mondo
Guardate Velasco, studiate Velasco. Leggete Velasco e capirete qualcosa in più su come si costruiscano i gruppi, i sacrifici necessari, cosa chiedere a ciascuno in relazione alle proprie possibilità
La bellezza assoluta e terribile dello sport. Questa è stata la semifinale mondiale della pallavolo femminile, giocata ieri pomeriggio (ora italiana) a Bangkok fra l’Italia e il Brasile.
Le azzurre hanno vinto al tie-break 15 a 13, dopo aver perso almeno tre volte la partita. Ogni volta ne sono venute fuori, trovando da qualche parte nella testa e nel cuore, molto prima che nelle gambe e nelle braccia, le forze necessarie a uscire dal buco.
Guidate a bordo campo da un uomo per il quale abbiamo da tempo esaurito aggettivi e immagini: Julio Velasco.Se lo chiamiamo “il Maestro“ non è certo casuale e non è una questione di palmares. Parliamo di un fenomeno assoluto, di un genio della panchina e della psicologia applicata allo sport.
Abbiamo perso il conto delle partite vinte di seguito, prima, durante e dopo il trionfo alle Olimpiadi della scorsa estate e questa cavalcata mondiale che oggi vivrà la finalissima contro la Turchia.
Il problema non è contare le vittorie (come sempre), ma pesarle. E quella di ieri pesa enormemente: spingerà, come i travolgenti successi di Parigi 2024, centinaia di ragazzine nelle palestre per imitare Paola Egonu, Miriam Sylla o Ekaterina Antropova e tutte le altre. Questo allenatore nato per “andare oltre” in tutti i sensi ha costruito una macchina di consapevolezza che lascia esterrefatti.
Non una squadra imbattibile, perché le squadre imbattibili non esistono, ma una che per batterla devi andare oltre, ma molto oltre i tuoi limiti e le tue possibilità. Ha costruito una macchina di emozioni, un moltiplicatore di energie che è una lezione per l’intero mondo dello sport e non solo.
Guardate Velasco, studiate Velasco. Leggete Velasco e capirete qualcosa in più su come si costruiscano i gruppi, i sacrifici necessari, cosa chiedere a ciascuno in relazione alle proprie possibilità. Un master ambulante, sempre con l’aria di quello che non ha troppo tempo, perché c’è qualcosa di molto più importante da fare e a cui pensare.
Anche quando batti le fortissime brasiliane in quel modo e dopo aver perso due o tre volte.
Una palla alla volta si risolve tutto, in campo e nella vita. Lo dice il Maestro.
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