L’Italia della Scherma modello per il Paese
Dieci metalli. Quattro ori, il dominio nel medagliere ai Mondiali organizzati in casa. La scherma italiana domina i campionati del mondo
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Dieci metalli. Quattro ori, il dominio nel medagliere ai Mondiali organizzati in casa. La scherma italiana domina i campionati del mondo
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Dieci metalli. Quattro ori, il dominio nel medagliere ai Mondiali organizzati in casa. La scherma italiana domina i campionati del mondo
Dieci metalli. Quattro ori, il dominio nel medagliere ai Mondiali organizzati in casa. Sarà difficile costruire una storia con un finale più bello della scherma italiana che domina i campionati del mondo. Una prova di forza impressionante. La fotografia di un movimento che non perde colpi a un anno esatto dal via dei Giochi olimpici di Parigi, il potenziale zenit di una delle nazionali più forti di sempre.
L’ultimo giorno di gare sulla pedana milanese poi è stato il più significativo con il doppio oro nelle prove a squadre di fioretto femminile e nella spada maschile. Il titolo mondiale per gli spadisti italiani mancava addirittura da 30 anni. L’ultimo è stato vinto nell’edizione del 1993 a Essen grazie agli azzurri Stefano Pantano, Angelo Mazzoni, Maurizio Randazzo, Paolo Milanoli e Sandro Cuomo. Stavolta è toccato a Davide Di Veroli, con Gabriele Cimini, Andrea Santarelli e Federico Vismara prendersi la rivincita sui francesi, che li avevano superati lo scorso anno ai Mondiali al Cairo.
“Avevamo parecchio vantaggio ed è una situazione rara, mi sono concentrato solo per arrivare alla 45esima stoccata, i miei compagni di squadra hanno tirato in maniera splendida”, ha raccontato il fuoriclasse italiano, che si era già aggiudicato l’argento iridato nella prova individuale.
Scrivere altro sul fioretto femminile risulta anche complicato, dopo il podio tutto azzurro nella prova individuale con Alice Volpi, Arianna Errigo e Martina Favaretto, cui si è aggiunta Francesca Palumbo. “Siamo state forti, ci siamo sostenuti a vicenda tutto l’anno in allenamento, abbiamo fatto una grande prova, c’è fiducia tra di noi”, ha detto Alice Volpi.
“Abbiamo dimostrato di essere una squadra, anche nelle difficoltà, oggi non ho potuto reggere per tutto l’incontro, ma ho avuto compagne straordinarie”, sospira Arianna Errigo, che a quattro mesi dalla nascita di due gemelli, dopo una preparazione incompleta, ha centrato un argento e un oro. Roba da fuoriclasse.
Di Nicola Sellitti
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