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L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana

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L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana. A piccoli passi l’Italia di Gattuso si porta al secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali

L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana

L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana. A piccoli passi l’Italia di Gattuso si porta al secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali

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L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana

L’Italia scopre Pio e fa il suo, ma la Norvegia è lontana. A piccoli passi l’Italia di Gattuso si porta al secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali

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Tre su tre, vittoria in Estonia (1-3) e tanti segnali di miglioramento. Sono piccole cose, per ora, ma l’Italia di Rino Gattuso si porta al secondo posto nel girone di qualificazione ai Mondiali, alle spalle dell’ormai irraggiungibile Norvegia, che accumula punti e gol (altri cinque, stavolta a Israele).

Dunque, 13 reti in tre partite e si parte dalle punte: Kean, Retegui e Pio Esposito. La valorizzazione della fase offensiva è il punto forte della gestione Gattuso, che sta edificando la sua Nazionale sull’attacco, mostrando a tutti come le punte ci sono, eccome, ma vanno solo messe in condizioni di puntare la porta.

Cioè con meno circolazione di palla, più gioco in verticale, due punte vicine e cambi di gioco per favorire cross e palle per i centravanti al limite dell’area di rigore. I risultati, per ora, si vedono: sei reti in quattro partite per Kean (uscito per infortunio dopo 15’, il tempo di aprire le marcature), continuità realizzativa anche per Retegui, ma la potenziale sensazione è Pio Esposito: 20 anni, talento dell’Inter, 17 reti lo scorso anno in Serie B.

La sua crescita è esponenziale, il ragazzo ha grande talento e attitudine, somiglia a Vieri quando protegge palla, ma forse è meglio evitare paragoni “pesanti”. Gattuso ci ha creduto subito, sposando la linea verde, senza timore di mettere dentro i giovani di qualità. E’ arrivato il primo timbro in Nazionale. Non sarà certamente l’ultimo.

A parte l’infortunio capitato a Donnarumma, a cui è sfuggito il pallone su un cross, portando al gol dell’Estonia, non si sono visti punti neri. Si poteva fare qualche gol in più. Certo, era l’Estonia. Ma i miglioramenti della Nazionale appaiono evidenti, soprattutto per il piglio con cui gli azzurri affrontano le partite. Il prossimo (e discusso) step è Israele, per blindare il secondo posto che vale i playoff per andare ai Mondiali. Uno spauracchio, lo sappiamo. Ma i danni sono stati fatti, la realtà è questa, meglio prenderne atto il prima possibile.

Di Nicola Sellitti

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