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Lo sport italiano prima e dopo Sinner

È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione

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Lo sport italiano prima e dopo Sinner

È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione

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Lo sport italiano prima e dopo Sinner

È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione

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È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione

È talmente oltre ogni più rosea e folle aspettativa quello che sta facendo per lo sport italiano Jannik Sinner da provocare quasi una sorta di paradossale assuefazione. Un senso di straniamento.

Il rischio – del tutto incredibile, per chiunque conosca anche sommariamente la storia del nostro tennis – di assuefarsi ai successi in sequenza. Anche i più clamorosi, i più impensabili, i più inimmaginabili fino a un anno fa. Sì, un anno, solo un anno per stravolgere la storia non solo del tennis azzurro, ma del nostro sport.

Dall’incredibile novembre della Coppa Davis 2023 e da quella pazzesca vittoria su Nole Djokovic in semifinale contro la Serbia, Sinner non si è più fermato. Ha imposto a tutti i suoi avversari uno standard – a cominciare dal fuoriclasse battuto anche ieri a Shanghai – semplicemente inconcepibile.

Stracciando ogni record fatto segnare da un tennista azzurro e riscrivendo in una manciata di mesi i limiti e le vette dei più grandi atleti azzurri in assoluto.

Non staremo qui a farvi l’elenco delle vittorie di un 2024 da urlo e da perdere il fiato. Vi invitiamo solo a pensare a cosa fosse la storia del tennis italiano 12 mesi fa e cosa sia oggi. Sulle spalle di questo fenomeno.

Senza dimenticare le sfortune e quell’ombra che francamente solo qualche svitato nel circuito e chi proprio vuole vedere sempre e comunque la malafede può pensare figlia di una qualche volontà almeno manipolatrice, se non di dolo che proprio non riusciamo a intravedere.

La vicenda che ha strappato Sinner alle Olimpiadi, sarà un caso il momento in cui Djokovic è andato a centrare il “suo” 2024. Non sappiamo cosa sarebbe potuto accadere, ormai è storia ed è anche stata una magnifica storia per Nole e tutto il mondo dello sport.

Occhi al futuro, sulle ali di un passato così fresco da essere ancora presente. Perché troppo grande per essere valutato fino in fondo. Ci vorrà del tempo e per ora ci godiamo tutto.

di Fulvio Giuliani

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