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Luna Rossa, sogno finito. Ineos vince la Louis Vuitton Cup e sfiderà i neozelandesi per l’America’s Cup

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Luna Rossa ci prova fino alla fine, ma sarà Ineos Britannia ad andare a sfidare New Zealand per la conquista dell’America’s Cup

Luna Rossa

Luna Rossa, sogno finito. Ineos vince la Louis Vuitton Cup e sfiderà i neozelandesi per l’America’s Cup

Luna Rossa ci prova fino alla fine, ma sarà Ineos Britannia ad andare a sfidare New Zealand per la conquista dell’America’s Cup

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Luna Rossa, sogno finito. Ineos vince la Louis Vuitton Cup e sfiderà i neozelandesi per l’America’s Cup

Luna Rossa ci prova fino alla fine, ma sarà Ineos Britannia ad andare a sfidare New Zealand per la conquista dell’America’s Cup

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Luna Rossa ci prova sino alla fine, ma sarà Ineos Britannia ad andare a sfidare New Zealand per la conquista dell’America’s Cup. Finisce 7-4 per i britannici la sfida per la Louis Vuitton Cup e la regata numero 11 sul campo di gara di Barcellona ha ripercorso la sceneggiatura delle ultime prove, con i britannici decisamente più veloci in tutte le condizioni di gara, mentre gli italiani sono sempre stati costretti a inventarsi tattiche diverse per recuperare il terreno perso quasi sempre in partenza.

Il gioco solito di strambate come spesso è accaduto ha premiato al via l’imbarcazione britannica, che ha mostrato una velocità notevole, ma si vede che è la gara decisiva, perché la condotta di gara di Luna Rossa è decisamente aggressiva, senza però riuscire a indurre in errore gli avversari. La strategia non ha pagato e la barca italiana incassa dieci secondi di distacco al termine della prima delle otto boline, per poi assestarsi a oltre 200 metri di distanza nel corso della prima parte della prova (su otto lati), con i britannici assai capaci di “marcare” le manovre di Luna Rossa, che però con orgoglio e talento si è avvicinata fino ai 20 metri, rendendo avvincente il finale della competizione. Ma non è bastato.

Vittoria ai britannici, la delusione c’è, inevitabile: si è provato a sparigliare le carte in più occasioni in questa regata, forse ci voleva un po’ di coraggio in più in quelle precedenti, ma l’avversario e anche gli inconvenienti tecnici (quattro in 11 regate, decisamente troppi) hanno condizionato la Louis Vuitton Cup dell’imbarcazione italiana.

Di Nicola Sellitti

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