È il giorno
| Sport
È il giorno della finale, il giorno della sfida apparentemente impossibile dell’Inter di Simone Inzaghi al Manchester City di Pep Guardiola
È il giorno
È il giorno della finale, il giorno della sfida apparentemente impossibile dell’Inter di Simone Inzaghi al Manchester City di Pep Guardiola
| Sport
È il giorno
È il giorno della finale, il giorno della sfida apparentemente impossibile dell’Inter di Simone Inzaghi al Manchester City di Pep Guardiola
| Sport
AUTORE: Fulvio Giuliani
Si riferiva a ben altro il principe De Curtis – in arte Totò – nella sua meravigliosa A’ Livella, ma anche il calcio è una fenomenale livella sociale ed emozionale.
Te ne accorgi nelle giornate delle grandissime partite, delle finali attese non solo dai tifosi delle squadre direttamente coinvolte, ma dal pubblico “generico“. Tutti a respirare quell’aria profondamente irrazionale del grande evento. Sì, profondamente irrazionale: come potremmo spiegare il senso di vuoto nello stomaco, le mani sudate, l’abulia di gente adulta da un pezzo per una sfida fra 22 ragazzotti in mutandoni? È qualcosa di totalmente illogico, almeno all’apparenza.
Il calcio, nella sua dimensione più profonda e onesta, è linfa vitale. Piacere assoluto, anche nel “terrore“ che le cose vadano male, che a vincere siano gli altri e un grandissimo traguardo ti sfugga fra le dita.
È il giorno della finale, il giorno della sfida apparentemente impossibile dell’Inter di Simone Inzaghi al Manchester City di Pep Guardiola, oggi il massimo disponibile a livello mondiale se parliamo di calcio. Una squadra vera, anche se costruita a botte di milioni di euro, a differenza di altre del tutto artificiali, prive dell’unico elemento che può trasformare una somma di professionisti iperpagati e supercoccolati in una squadra: l’anima.
Oggi come decine di anni fa, quando i soldi a girare erano immensamente di meno, ma le passioni mosse esattamente le stesse di oggi. E nel calcio di allora ebbe un ruolo di straordinario rilievo l’Inter, ai tempi delle partite in bianco e nero e delle immagini sgranate, più che sufficienti a sognare e godere senza limiti.
Secondo qualcuno, la storia non va in campo e tutto questo conta pochissimo contro Haaland, noi non la pensiamo così: al momento della verità – quando tutto sembra dirti che ti potrà andar male – anche Sarti; Burgnich, Facchetti; Bedin, Guarneri, Picchi; Jair; Mazzola, Milani, Suárez, Corso e gli “eroi” del Triplete scendono in campo. Ed è tutto un po’ meno impossibile
di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Tennis, boom di ascolti tv per la finale di Coppa Davis
24 Novembre 2025
La finale di Coppa Davis, trasmessa in diretta su Rai 1 e SuperTennis, ha registrato dati straordi…
Las Vegas: le Olimpiadi delle Pulizie diventano virali – IL VIDEO
24 Novembre 2025
Non è AI, alla fine è successo davvero: negli States si sono tenute le Olimpiadi delle Pulizie cas…
Coppa Davis, l’”incidente” e la grande festa azzurra – IL VIDEO
24 Novembre 2025
Durante la premiazione – dopo la straordinaria vittoria dell’Italia in Coppa Davis – si vede Matte…
La coppa delle emozioni. Bellissime
24 Novembre 2025
La vittoria dell’Italia in questa Coppa Davis è stata la vittoria dei presenti, il loro trionfo, n…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.