Mancini, Evani e Lombardo per salvare la Sampdoria. Cuore e memoria blucerchiati
Una scelta romantica. Di nuovo alla Sampdoria, a prescindere dal ruolo, dai soldi. Una volta tanto, come tributo ai nostalgici, il calcio si e ci smentisce

Mancini, Evani e Lombardo per salvare la Sampdoria. Cuore e memoria blucerchiati
Una scelta romantica. Di nuovo alla Sampdoria, a prescindere dal ruolo, dai soldi. Una volta tanto, come tributo ai nostalgici, il calcio si e ci smentisce
Mancini, Evani e Lombardo per salvare la Sampdoria. Cuore e memoria blucerchiati
Una scelta romantica. Di nuovo alla Sampdoria, a prescindere dal ruolo, dai soldi. Una volta tanto, come tributo ai nostalgici, il calcio si e ci smentisce
Una scelta romantica. Di nuovo alla Sampdoria, a prescindere dal ruolo, dai soldi. Una volta tanto, come tributo ai nostalgici, il calcio si e ci smentisce. Al capezzale della Sampdoria in bilico tra Serie B e la rovinosa – potenziale – retrocessione in Lega Pro arriva Roberto Mancini. Assieme a un manipolo di ex doriani. Che con lui e Gianluca Vialli hanno edificato lo scudetto del 1991.
Esonerato Semplici. Via il ds Accardi. Ecco Chicco Evani in panchina (suo vice in azzurro). Il Mancio come direttore tecnico, anzi Head of Performance. Nello staff ci sarebbe anche Attilio Lombardo come vice di Evani.
È il disperato tentativo di risollevare il club delle origini, delle gioie da calciatore. Il club con cui ha costruito reti, magie e amicizie con Luca Vialli, che prima di morire aveva provato a risollevare la Samp, senza riuscire a mettersi al comando di una cordata in grado di rilevare le quote di maggioranza dall’ex patron Massimo Ferrero.
La pazza idea Mancini in panchina era nata come una battuta nella chat degli ex dello scudetto blucerchiato. Poi con il passare dei giorni era diventata qualcosa in più. La mission è disperata. Dopo la sconfitta in trasferta con lo Spezia, adesso la Samp si trova al terz’ultimo posto con 32 punti col rischio concreto della retrocessione diretta in Lega Pro senza nemmeno passare dai play out.
In giornata, prima del ritorno del Mancio che almeno per ora porterà un minimo di calma e attesa nell’ambiente, erano comparse scritte contro il presidente e proprietario del club, Matteo Manfredi (vertice del Capitale, Aser Holding e Qatar Sports) e il ds Pietro Accardi, sui muri della sede della società a Bogliasco: “Siete i primi responsabili”, hanno scritto nella notte.
Mancini parte sabato con la sfida con il Cittadella: vietato perdere.
C’è stato anche un giallo nel percorso che ha portato al ritorno di Mancini alla Doria. Prima che si concretizzasse l’operazione, lo stesso ex ct dell’Italia vincente a Euro 2020 si era scagliato contro la stampa con un messaggio via Instagram: “Prima di scrivere cose totalmente inventate – e lo so che fate fatica – pensate. Grazie”.
Ora si passa ai fatti, potrà essere un’impresa o un fiasco. Ma è un’idea irresistibilmente romantica. E ci piace.
di Nicola Sellitti
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- Tag: calcio
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