Mondiale femminile, meno gossip e più calcio
Del Mondiale di calcio femminile, che comincia oggi, si è parlato già molto ancor prima che venga fischiato il calcio d’inizio
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Del Mondiale di calcio femminile, che comincia oggi, si è parlato già molto ancor prima che venga fischiato il calcio d’inizio
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Del Mondiale di calcio femminile, che comincia oggi, si è parlato già molto ancor prima che venga fischiato il calcio d’inizio
Del Mondiale di calcio femminile, che da oggi al 20 agosto vedrà impegnate in Australia e Nuova Zelanda le formazioni migliori del pianeta, si è parlato già molto ancor prima che venga fischiato il calcio d’inizio. Il movimento è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, con il presidente della Fifa Infantino che se ne è fatto paladino e promotore, così come promesso al momento della sua elezione. Una campagna che ha prodotto risultati rilevanti da un punto di vista economico (i premi in denaro saranno allineati a quelli del Mondiale maschile) ma meno trionfali per quanto concerne i diritti tv, con offerte definite dallo stesso Infantino «uno schiaffo in faccia».
C’è poi il torneo che si gioca sul campo e che offre interessanti spunti tecnici. Megan Rapinoe, simbolo della Nazionale Usa campione in carica, paladina dei diritti Lgbtq+ ed eroina calcistica dei due mondi si ritirerà dopo la competizione. Intanto però dovrà aiutare il tecnico Vlatko Andonovski a non far rimpiangere le gesta dell’ex ct Jillian Ellis, capace di vincere il mondiale nel 2015 e nel 2019. Leggermente dietro c’è l’Inghilterra campione d’Europa. Le ragazze di Sarina Wiegman, guru della panchina capace di vincere l’Europeo con due Nazionali diverse, proveranno a portare sull’isola di Sua Maestà quel titolo mondiale che i colleghi maschi non hanno più visto dal 1966. C’è grande interesse anche intorno alla Cina. Il suo movimento è uno dei più vivi e sta attraversando una fase di ricambio generazionale, con calciatrici giovani che militano per la maggior parte all’estero per espressa volontà della Federazione, che invita le atlete a lasciare il Paese per fare esperienza in Europa.
L’Italia del ct Milena Bertolini dovrà riscattare l’ultimo deludente Europeo, con gli occhi puntati sull’astro nascente del nostro calcio: la 16enne Giulia Dragoni che milita nel Barcellona e che ritroverà al Mondiale la fuoriclasse blaugrana Alexia Putellas, pallone d’Oro per due edizioni consecutive e che, dopo un brutto infortunio, avrà il compito di prendersi sulle spalle la Nazionale spagnola. Oltre alla goleador americana Alex Morgan, le candidate al ruolo di protagoniste sono l’attaccante australiana Sam Kerr, la britannica Lucy Bronze (perno difensivo dei Tre Leoni) e la tedesca Lena Oberdorf (cervello del centrocampo del Wolfsburg e miglior giovane giocatrice di Euro 2022).
Il calcio africano affida le speranze al Sudafrica di Desiree Ellis, vincitore della Coppa continentale nel 2022 e inserito nel girone delle nostre azzurre. Il Continente Nero avrà però la sua rappresentante più prestigiosa fuori dal campo nella figura del segretario generale Fifa Fatma Samoura. La dirigente senegalese è stata infatti l’architetto della riorganizzazione del movimento femminile e l’artefice del suo successo a livello globale. Dopo il Mondiale lascerà l’incarico, nella speranza che il sentiero da lei tracciato continui a essere percorso.
di Stefano Faina e Silvio Napolitano
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