Mondiali nuoto: Paltrinieri è argento, bronzo per Acerenza
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Mondiali di nuoto in Giappone: argento per Gregorio Paltrinieri e bronzo per Domenico Acerenza nella 5km di fondo
Mondiali nuoto: Paltrinieri è argento, bronzo per Acerenza
Mondiali di nuoto in Giappone: argento per Gregorio Paltrinieri e bronzo per Domenico Acerenza nella 5km di fondo
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Mondiali nuoto: Paltrinieri è argento, bronzo per Acerenza
Mondiali di nuoto in Giappone: argento per Gregorio Paltrinieri e bronzo per Domenico Acerenza nella 5km di fondo
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AUTORE: Nicola Sellitti
Greg cade e puntualmente si rialza. Sbaglia una gara, lo ammette a sè stesso e si prende la rivincita a distanza di poche ore. Come può fare solo un fuoriclasse. Paltrinieri regala un’altra medaglia al nuoto italiano centrando l’argento nella 5 km di fondo, ai Mondiali di Fukuoka.
Sul podio è finito anche Domenico Acerenza, un talento che continua a crescere guardando da vicino un mito come Greg, che ha applicato la legge di Michael Jordan (anche se il suo riferimento è stato Kobe Bryant che è andato oltre gli infortuni).
Non è importante cadere, ma come ci si rialza dalla sconfitta. Senza scuse o appigli. Per Paltrinieri la batosta è stata forte e probabilmente brucia ancora: il quinto posto nella 10 km di due giorni fa ai Mondiali nipponici è costato il mancato pass per le Olimpiadi di Parigi del prossimo anno. Per ottenerlo c’è da faticare ai Mondiali di Doha, a febbraio 2024.
Durissima da mandar giù per Greg, campione in carica (oro a Budapest nel 2022) e che da qualche anno è signore delle piscine e del mare, uno di quelli che cerca la motivazione ovunque, che è quasi ossessionato dalla competizione, che si è dato alla nuotata in acque libere per scovare nuovi avversari, allargare i confini dopo aver vinto una decina di medaglie ai Mondiali, qualche oro olimpico e altro materiale per la collezione extra lusso.
Passano gli anni, il corpo accumula tossine, gli avversari salgono di tono e Paltrinieri, nelle difficoltà, non molla. Due anni fa ai Giochi olimpici di Tokyo è arrivato alle gare come ora ai Mondiali giapponesi: praticamente senza condizione fisica, tra allenamenti spezzettati nelle settimane per diversi contrattempi fisici. Senza fiato, in mare si paga, più che in piscina. A Tokyo era stata la mononucleosi a limitarlo, a sfilargli via gli amati 1500 stile libero.
Poi, la reazione e l’incredibile argento negli 800 metri. Anche oggi, in mare, è stato argento. Se possibile, più valoroso, di sicuro più faticoso, di quello nipponico. Ma non è finita, arriva la staffetta nel fondo, poi i 1500 e gli 800. Non conviene scommettere contro di lui.
di Nicola Sellitti
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