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Troppo Djokovic per Musetti, serbo in finale contro Alcaraz

Novak Djokovic, che ha già vinto 7 volte Wimbledon, vola in finale del torneo londinese dopo aver battuto Lorenzo Musetti in semifinale

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Troppo Djokovic per Musetti, serbo in finale contro Alcaraz

Novak Djokovic, che ha già vinto 7 volte Wimbledon, vola in finale del torneo londinese dopo aver battuto Lorenzo Musetti in semifinale

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Troppo Djokovic per Musetti, serbo in finale contro Alcaraz

Novak Djokovic, che ha già vinto 7 volte Wimbledon, vola in finale del torneo londinese dopo aver battuto Lorenzo Musetti in semifinale

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Novak Djokovic, che ha già vinto 7 volte Wimbledon, vola in finale del torneo londinese dopo aver battuto Lorenzo Musetti in semifinale

E’ tornato. Anzi, non è mai andato via, a quanto pare il suo duello con il Tempo è sospeso a tempo indeterminato. Chissà come deve sentirsi Lorenzo Musetti dopo aver giocato davvero un gran match sul Campo Centrale di Wimbledon e allo stesso tempo perdere nettamente da Nole Djokovic. Tre set a zero, senza appello, senza appigli, senza recriminazioni. L’unica certezza che si porta dietro il tennista italiano, alla prima semifinale in una prova del Grand Slam, è che dall’altro lato del rettangolo si è esibito il più forte di sempre, con 49 semifinali negli Slam.

Sì, Nole è il migliore. Lo ammette un iniziato al culto di Roger Federer. C’erano pochi dubbi anche prima in verità, ma ci si chiede ancora come faccia un 37enne con migliaia di km nel motore su un campo da tennis a rientrare in un mese da un intervento chirurgico a un menisco e presentarsi in finale in queste condizioni fisiche, con quella fame, con quella ferocia agonistica. Se lo è chiesto anche Musetti, nei suoi ripetuti soliloqui.

Djokovic ha deciso di giocare il torneo dopo un set di allenamento perduto con Sinner, tre giorni prima del via, con in mente solo le Olimpiadi, l’oro da portare in dote alla Serbia. Nei primi turni letteralmente camminava, non si spostava di un millimetro. Impossibile pensare che potesse anche solo arrampicarsi alla seconda settimana di Wimbledon. E invece, eccolo, ha alzato il livello come solo lui è in grado di fare, si è piazzato a rete quasi fosse Edberg. Un mistero, il mistero dei fuoriclasse. Oggi il serbo a Wimbledon ha giocato la miglior partita di almeno gli ultimi due anni. E’ salito sulla Delorean, senza mai scendere. Una prestazione sontuosa, formidabile, un cubo di Rubik per Musetti, a cui davvero non si poteva chiedere di più. Il toscano ha giocato allo stesso livello del match vinto con Fritz, ha entusiasmato per alcuni colpi sensazionali: con Djokovic, con questo Djokovic non è bastato.

E quindi, riecco Djokovic-Alcaraz, la riedizione della finalissima dello scorso anno vinta dallo spagnolo, che contro Medvedev ha impressionato per qualità, resistenza, anche gestione razionale della partita. Ma, attenzione, una prestazione monstre contro questo Djokovic potrebbe non bastare.

di Nicola Sellitti

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