Nadal annuncia il ritiro. Last dance in Davis a novembre – IL VIDEO
Il leggendario campione spagnolo Rafael Nadal annuncia il suo ritiro con un commovente video su X. L’ultima partita sarà a Malaga per la Coppa Davis
Nadal annuncia il ritiro. Last dance in Davis a novembre – IL VIDEO
Il leggendario campione spagnolo Rafael Nadal annuncia il suo ritiro con un commovente video su X. L’ultima partita sarà a Malaga per la Coppa Davis
Nadal annuncia il ritiro. Last dance in Davis a novembre – IL VIDEO
Il leggendario campione spagnolo Rafael Nadal annuncia il suo ritiro con un commovente video su X. L’ultima partita sarà a Malaga per la Coppa Davis
Il leggendario campione spagnolo Rafael Nadal annuncia il suo ritiro con un commovente video su X. L’ultima partita sarà a Malaga per la Coppa Davis
Se Djokovic è il più vincente e Federer il più grande, Nadal è l’Ulisse di Dante. L’eroe pagano che ci ha portato come compagni di viaggio oltre i suoi limiti. in questo caso, a differenza di quanto avviene nell’Inferno dantesco, siamo stati fortunati: ecco perché va a segno così forte – anche se non inaspettato – l’annuncio arrivato dal tennista spagnolo che si ritira a 38 anni. La sua ultima esibizione ci sarà alla fase finale della Coppa Davis in Spagna, l’8 novembre a Maiorca, cioè casa sua, dove c’è anche la sua accademia. Ha pubblicato un video di oltre quattro minuti sui profili social, omaggiando con le lacrime agli occhi gli eterni rivali – prima Federer, poi Djokovic -, poi ricordando il suo team, la sua famiglia, ripercorrendo oltre 20 anni di una carriera superba, irripetibile. Ha vinto 22 prove del Grand Slam, 36 Master 1000, un paio di edizioni della Coppa Davis. Soprattutto, ha scritto un primato che sarà inavvicinabile forse per sempre: 14 trionfi al Roland Garros. “King”, si legge sul profilo X del Roland Garros, in omaggio allo spagnolo.
Andando oltre le statistiche, chi più di Nadal è saputo andare oltre i dolori del corpo, oltre i limiti imposti da articolazioni, cartilagini, muscoli? Forse nessuno nello sport moderno. Una malformazione a un piede avrebbe dovuto fermarlo anni fa, nel conto va anche una frattura da stress al piede sinistro dal 2005: lo spagnolo, consumato dal dolore, si è sempre rialzato, è sempre ripartito per vincere, competere. Anche ai Giochi di Parigi 2024, fotocopia sbiadita di quel che è stato, ha combattuto con Djokovic, ha giocato in doppio con Carlos Alcaraz, che ha spiegato di aver preso appunti e lezioni da mandare a memoria dal suo mito.
La furia agonistica di Nadal non gli ha impedito di vivere in modo sublime la rivalità con Federer. Feroce competizione ma sempre con estremo rispetto, educazione, valori. Con l’addio di Rafa si chiude l’era Federer-Nadal. Con la consapevolezza che difficilmente ce ne sarà un’altra di questo livello.
Di Nicola Sellitti
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