Paola&Paolo destini contrapposti
Paolo Banchero e Paola Egonu: accumunati dal nome ma non da una storia sportiva fatta di preghiere da un lato e allontanamenti insensati dall’altro
| Sport
Paola&Paolo destini contrapposti
Paolo Banchero e Paola Egonu: accumunati dal nome ma non da una storia sportiva fatta di preghiere da un lato e allontanamenti insensati dall’altro
| Sport
Paola&Paolo destini contrapposti
Paolo Banchero e Paola Egonu: accumunati dal nome ma non da una storia sportiva fatta di preghiere da un lato e allontanamenti insensati dall’altro
| Sport
| Sport
Paolo Banchero e Paola Egonu: accumunati dal nome ma non da una storia sportiva fatta di preghiere da un lato e allontanamenti insensati dall’altro
Molto singolare la storia dei due atleti dallo stesso nome, l’uno cercato, l’altra allontanata per motivi a tutt’oggi poco comprensibili.
Il primo è Paolo Banchero, italo-americano che abbiamo fatto di tutto per far giocare con la nostra Nazionale di basket, senza che – del tutto legittimamente, sia chiarissimo – il ragazzone abbia mai neppure per un momento nutrito il minimo dubbio fra la Nazionale a stelle e strisce e quella azzurra.
Banchero è americano nella formazione, nelle scelte, persino nel look assolutamente improbabile mostrato il giorno del draft NBA in cui è stato la prima scelta assoluta. Sarebbe bastato vederlo vestito in quel modo, per non pensare neppure di farlo giocare per l’Italia… Battute a parte, un po’ ci è dispiaciuto che il presidente federale Petrucci – alla vigilia della sfida impossibile nei quarti di finale dei Mondiali contro gli Usa – abbia mantenuto quell’atteggiamento un po’ offeso nei confronti del giocatore.
Sarebbe stato meglio ignorarlo del tutto. Come detto, è del tutto legittimo che il ragazzo abbia scelto gli Usa e criticarlo così duramente lo scorso giugno e con battute al vetriolo a poche ore da una partita proprio fra noi e loro è sembrato un remake della fiaba della Volpe e l’uva. Che poi la squadra americana abbia gigioneggiato, a risultato ormai acquisito, è un’altra storia.
È già successo e succederà altre volte, non dobbiamo offenderci. Dobbiamo migliorare per restituire domani quanto visto ieri.
L’altra protagonista di questa storia, Paola Egonu, italianissima e già decisiva in maglia azzurra è curiosamente tenuta a distanza dalla Nazionale. Praticamente mai impiegata nei fallimentari e recenti Europei, è stata esclusa dal torneo preolimpico.
Il Ct Mazzanti si è assunto le sue responsabilità e i particolari non li conosciamo. Di sicuro, dispiace vedere un talento di questo livello – forse la più forte giocatrice al mondo – ostracizzata.
Perché troppo star, troppo più forte delle altre, troppo esposta. Avrà commesso errori, anche tanti, ma sarebbe compito degli adulti – allenatori e dirigenti – maneggiare le situazioni più complesse. Quanto alle semplici, possono essere gestite da tutti e non richiedono grandi imprese.
Paola Egonu, anche per tutto quello che ha dovuto sopportare nel tempo, meriterebbe altro impegno. La piccola “impresa” – questa sì – di saperla gestire. Forse basterebbe un po’ di coraggio e un po’ di modestia. Da parte di tutti.
di Fulvio Giuliani
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Tottenham-Liverpool, grande paura per Bentancur che sviene in campo
08 Gennaio 2025
Momenti di grande paura e tensione durante la partita Tottenham-Liverpool, semifinale di andata …
Addio all’ex portiere Fabio Cudicini, il “Ragno Nero”
08 Gennaio 2025
È morto all’età di 89 anni Fabio Cudicini, il celebre portiere – di Milan, Roma, Brescia e Udine…
Addio a Rino Tommasi
08 Gennaio 2025
È scomparso a 90 anni Rino Tommasi, maestro del giornalismo italiano e figura di riferimento nel…
Calcio da macello, il libro che mette sotto accusa le scuole calcio giovanili
07 Gennaio 2025
Parliamo di scuole calcio e di un libro appena uscito, “Calcio da macello”, che ha avuto il cora…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.