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Paris2024, giorno 14: Oro per l’Italia nella madison femminile e argento per Battocletti! Quadruplo bronzo: Diaz nel salto triplo, Alessio nel taekwondo, Raffaeli nella ritmica e Pizzolato nel sollevamento pesi

Un bottino ricchissimo per l’Italia ai giochi di Parigi2023: un oro, un argento e quattro bronzi e il medagliere sale a quota 36

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Paris2024, giorno 14: Oro per l’Italia nella madison femminile e argento per Battocletti! Quadruplo bronzo: Diaz nel salto triplo, Alessio nel taekwondo, Raffaeli nella ritmica e Pizzolato nel sollevamento pesi

Un bottino ricchissimo per l’Italia ai giochi di Parigi2023: un oro, un argento e quattro bronzi e il medagliere sale a quota 36

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Paris2024, giorno 14: Oro per l’Italia nella madison femminile e argento per Battocletti! Quadruplo bronzo: Diaz nel salto triplo, Alessio nel taekwondo, Raffaeli nella ritmica e Pizzolato nel sollevamento pesi

Un bottino ricchissimo per l’Italia ai giochi di Parigi2023: un oro, un argento e quattro bronzi e il medagliere sale a quota 36

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Un bottino ricchissimo per l’Italia ai giochi di Parigi2023: un oro, un argento e quattro bronzi e il medagliere sale a quota 36

Ore 21:40 Bottino ricchissimo questa sera per l’Italia: Andy Diaz è medaglia di bronzo nel salto triplo maschile. Diventano 36 le medaglie azzurre ai Giochi: 11 ori, 12 argenti, 13 bronzi.

Ore 21:30 Lo sport è crudele ma sa offrire una seconda chance e Nadia Battocletti ha colto al volo l’occasione: è argento in una massacrante 10 mila metri, a pochi giorni da quei 5 mila straordinari dove è arrivata quarta per un soffio. È la medaglia numero 35 per l’Italia, che sul finire dei Giochi sta innestando la marcia più alta, avvicinando il fatturato di Tokyo 2020, nonostante la mole impressionante di quarti posti. È la gara che decreta la grandezza di Nadia, alla consacrazione mondiale.

Ore 20:50 Simone Alessio è medaglia di bronzo nel taekwondo -80kg! Il due volte campione del mondo e campione europeo, è riuscito ad aumentare il medagliere azzurro che sale a quota 35 medaglie!

Ore 19:50 Un’altra medaglia di legno. La 4×100 azzurra sfiora il podio, facendo segnare un tempo – 37,68 – che è abbastanza vicino al tempo fatto segnare ai Giochi di Tokyo 2020 (37’50). Hanno vinto i canadesi, poi i sudafricani e i britannici. È stata la prima corsia a “tradire” il percorso azzurro, che ha poi recuperato in parte con Jacobs, poi con Patta mentre Filippo Tortu ha illuso, perché a 30 metri dal traguardo era in zona medaglie, per poi perdere di colpi. È stata una prestazione degna, di valore. Ma è la conferma che almeno per quanto riguarda l’atletica, Parigi 2024 non è Tokyo 2020, quando i pianeti per fortuna si sono allineati con i sogni azzurri, con cinque medaglie olimpiche.

Ore 18:40 Il velodromo francese è tinto di azzurro, davanti alle britanniche campionesse in carica e all’Olanda. Chiara Consonni e Vittoria Guazzini sono oro nella prova Madison, stupendo letteralmente il mondo della pista. Coraggio, voglia di vincere, la meravigliosa idea di sorprendere ai Giochi dopo una carriera assieme dalle gare da juniores; così le azzurre hanno spinto per recuperare lo svantaggio, prima di fare meglio di tutte.

È arrivato così un altro oro per la coppia azzurra. E’ una medaglia importantissima in casa Italia: è la numero 33, il bottino di Tokyo (40 metalli) non è più così distante a poco più di due giorni dalla chiusura dei Giochi ma soprattutto si fa meglio dell’edizione nipponica in termini di ori, 11 a 10. E non è ancora finita, c’è la 4×100 di atletica, c’è domani la straordinaria vicenda umana e sportiva di Gianmarco Tamberi. Nel frattempo, si celebra un altro oro.

Ore 17:45 Sofia Raffaeli è medaglia di bronzo nella ginnastica ritmica individuale e scrive la storia: mai nessuna atleta era salita sul podio olimpico in questa categoria. Uno splendido sesto posto per Milena Baldassarri, alla sua seconda competizione olimpica.

Una finale sofferta, ricca di alti e bassi per quella che è stata definita “la formica atomica” della ritmica per la sua innata capacità di unire eleganza e precisione chirurgica nei movimenti ad una grinta senza eguali. Resta un po’ di amaro in bocca per alcune sbavature che le hanno strappato dalle mani il primo posto raggiunto nelle qualificazioni di ieri e che avevano fatto fatto davvero sperare al primo oro italiano in un’Olimpiade e in uno sport relativamente giovane che ha sempre visto una supremazia pressoché assoluta nelle competizioni olimpiche delle atlete dell’est Europa.

Sofia si è rialzata, con sguardo fiero e sorriso coinvolgente non più celato dall’argenteo apparecchio ai denti e si è ripresa la sua competizione, regalando all’Italia una splendida medaglia. Si spera ora di replicare domani, nelle finali che vedono impegnata la squadra delle (ex) farfalle azzurre, oggi al 2° posto nella classifica provvisoria di qualificazione.

L’abbiamo conosciuta come la giovane rivelazione della ginnastica ritmica: la ritroviamo oggi come la regina di uno sport che continua a crescere senza sosta. Che emozioni Sofia!

Ore 17:50 Volley maschile: l’avventura è finita male. Quarti, neppure il bronzo, subendo una dura lezione dagli Stati Uniti. Ovviamente non tutto è da buttare per la nazionale allenata da Fefè De Giorgi. Il suo fare calmo, la lucidità che quasi mai gli manca sarà decisiva per andare oltre la tristezza di aver fallito la missione olimpica, perché la realtà è questa, senza girarci intorno. L’Italvolley ha la rosa più giovane delle partecipanti ai Giochi ed è una certezza per il futuro a breve e medio termine. D’altronde si viene da successi ai Mondiali, agli Europei. E’ mancato il piglio, la convinzione. L’’ufficio facce’, alla Beppe Viola, non è stata di quelle più convinte di essere al livello degli avversari che si prenderanno il podio. C’è da trarre lezioni, imparare e ripartire. Fefè sa come si fa, ricordiamolo. Senza l’ossessione dei Giochi, dell’oro che non c’è. L’ossessione non porta bene, almeno alla nostra nazionale.

Ore 17:15 Un’altra medaglia per l’Italia! Antonino Pizzolato conquista il bronzo nel sollevamento pesi (89 kg)!

L’oro è andato al bulgaro Karlos May Nasar, l’argento al colombiano Yeison López.

Ore 13.20 Respinto dal Tas il ricorso della Federnuoto. Il quarto di finale del torneo olimpico di pallanuoto fra Italia e Ungheria non si rigiocherà. Il tribunale arbitrale sportivo, ultimo grado di appello, ha respinto il ricorso della Federnuoto dopo i due già rigettati dalla World Acquatics. La federazione aspetta ora le motivazioni.

Di tutta risposta il Settebello si è reso protagonista di una protesta che ha del clamoroso durante la finale per il 5°-6° posto contro la Spagna: gli azzurri hanno voltato le spalle agli arbitri durante gli inni nazionali. Inoltre, hanno scelto di giocare con un uomo in meno come ulteriore segno di protesta.

Una protesta forte, plateale. Spalle agli arbitri e alla giuria durante l’esecuzione dell’inno nazionale italiano e poi in acqua in sei, anziché in sette, per l’auto espulsione di Francesco Condemi, dopo i fatti di Italia-Ungheria. Il Settebello a suo modo scrive una pagina con pochi precedenti ai Giochi olimpici. E se il metodo utilizzato – la protesta segue la decisione del Tas di respingere la memoria difensiva della Federnuoto per il gol di Condemi contro l’Ungheria, poi trasformato in rigore contro per un ipotetico gesto violento del centrovasca azzurro – può essere condivisibile o meno, va segnalato che c’è stato l’appoggio del pubblico sugli spalti. E anche la Spagna, che poi ha battuto gli azzurri, è stata solidale con il gesto polemico della nazionale italiana. In passato si sono viste edizioni con gesti politici forti, alcuni straordinari, che hanno scritto pagine di storia. Queste invece sono state finora le Olimpiadi delle proteste contro gli arbitraggi, nel judo, nella scherma e appunto nella pallanuoto.

di Nicola Sellitti

Ore 9.40 Medaglia sfumata nella 10 km di nuoto di fondo maschile ai Giochi di Parigi 2024. Nella Senna sul finale, cadono sia Acerenza che Paltrinieri, con il primo che chiude di pochissimo ai piedi del podio e Greg arriva nono. Vince l’ungherese Rasovzsky, secondo il tedesco Klemet, terzo l’altro ungherese Betlehem.

L’ungherese Rasovzsky ha dominato la gara dall’inizio alla fine senza nessun cedimento. I due azzurri hanno provato a tenere il ritmo ma Domenico Acerenza (Canottieri Napoli) ha chiuso solo quarto (20esima medaglia di legno azzurra di questi Giochi), mentre Gregorio Paltrinieri delle Fiamme Oro, vincitore in questi Giochi di due medaglie in vasca (800 e 1500), si è staccato nell’ultimo chilometro, chiudendo a 1’06” dal vincitore, sotto gli occhi del presidente del Coni Giovanni Malago’ arrivato per premiare gli atleti sul podio.

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