Pogacar fa la storia al Lombardia -IL VIDEO
Sua Maestà Pogacar è nell’Olimpo del ciclismo. Ieri è andata in scena una delle cinque Monumento del ciclismo che chiude ufficialmente la stagione

Pogacar fa la storia al Lombardia -IL VIDEO
Sua Maestà Pogacar è nell’Olimpo del ciclismo. Ieri è andata in scena una delle cinque Monumento del ciclismo che chiude ufficialmente la stagione
Pogacar fa la storia al Lombardia -IL VIDEO
Sua Maestà Pogacar è nell’Olimpo del ciclismo. Ieri è andata in scena una delle cinque Monumento del ciclismo che chiude ufficialmente la stagione
Sua Maestà Pogacar è nell’Olimpo del ciclismo. Hanno fatto il giro del mondo le immagini del suo passaggio tra le due ali di folla sull’ultimo strappo del Lombardia: la salita della Boccola che sale verso Bergamo Alta. È andata in scena ieri la Classica delle Foglie Morte, una delle cinque Monumento del ciclismo che chiude ufficialmente la stagione. Partenza a Como e arrivo a Bergamo, 241 chilometri, tutto ad un fiato.
Non è stato il classico appuntamento al quale siamo solitamente abituati. Tutt’altro. Si è scritta una pagina di storia e a farlo è stato proprio il campione sloveno di Komenda.
Tadej Pogacar ha eguagliato Fausto Coppi nel numero dei successi ottenuti al Giro di Lombardia. Anzi. Lo ha superato con un’impresa mai realizzata nella storia del ciclismo: cinque vittorie consecutive (2021-2025). Coppi vinse dal 1946 al 1949, mentre per il quinto successo dovette aspettare l’edizione del 1954.
Lo sloveno è scattato a 37 chilometri dal traguardo, prima dello scollinamento sul passo Ganda, ponendo fine all’eroica fuga di Quinn Simmons e dando più di un minuto al suo più attenzionato avversario, Remco Evenepoel.
Pogacar chiude così un’annata straordinaria. Nessuno come lui, nemmeno Eddy Merckx, è arrivato sul podio nello stesso anno in tutte e cinque le corse monumento. Oltre al Lombardia, ha vinto il Giro della Fiandre e la Liegi Bastogne Liegi, secondo alla Parigi Roubaix e terzo alla Milano Sanremo. Al suo palmares 2025 si aggiungono le corse a tappe come il Giro del Delfinato e il Tour de France, la Freccia Vallone, le Strade Bianche e la Tre Valli Varesine. E poi, le due ciliegine sulla torta: l’Europeo e il Mondiale.
Che dire. Il boato della Boccola parla da solo, tanto da scomporre il povero Evenepoel, che ha dovuto per un attimo mettere il piede a terra.
Un tifo appassionato che ricorda un po’ quello che fu per Marco Pantani. Nonostante il risultato fosse scontato, nonostante ci sia stata poca Italia in questa stagione, i cuori di migliaia e migliaia di tifosi italiani (e non solo), accorsi sulle strade del Lombardia, si sono accesi per quel campione che ha il sorriso stampato in faccia. C’è solo da togliersi il cappello. Questa è storia.
Di Matteo Gibellini
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