Preziosi lascia, un’era si avvia alla chiusura
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L’addio al Genoa di Enrico Preziosi dopo 18 anni consecutivi in serie A.
Preziosi lascia, un’era si avvia alla chiusura
L’addio al Genoa di Enrico Preziosi dopo 18 anni consecutivi in serie A.
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Preziosi lascia, un’era si avvia alla chiusura
L’addio al Genoa di Enrico Preziosi dopo 18 anni consecutivi in serie A.
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AUTORE: Diego de la Vega
La fine dei 18 anni di Enrico Preziosi alla guida del gloriosissimo Genoa Cricket and Football Club (la squadra di calcio più antica d’Italia, fondata dagli inglesi nel 1893) non è accompagnata dai toni e dai commenti che pure avrebbe potuto meritare. Almeno per una discreta parte della sua gestione, che ora passa all’ennesimo fondo americano, il 777 Partners.
Troppo travagliata e contestata l’ultima e non breve fase, per non influenzare il giudizio complessivo di critica e tifosi.
Preziosi, certo non da solo, è stato superato dagli eventi. In un primo momento senza neppure rendersene conto, poi non riuscendo a reagire come sarebbe stato necessario. La sua è stata la gestione tipica di proprietà non in grado di tener botta alla folle esplosione dei costi, a cui si è cercato di rispondere con soluzioni finanziarie fantasiose e non di rado immaginifiche, incentrate sulla politica delle plusvalenze. Acquistare e rivendere giocatori a ritmi apparentemente illogici, in realtà rispondenti a una sola legge: creare voci attive in grado di puntellare bilanci gravemente compromessi. Preziosi non è stato certo l’unico a eccellere in questa pratica, ma ha finito per pagarla più di altri. A causa di qualche ‘allegria’ di troppo e di una cronica passione per le esagerazioni dialettiche e comportamentali. Il suo tempo al Genoa appariva finito da tempo, per quanto non sia stato tutto da buttare. Crediamo gli vada riconosciuto almeno l’onore delle armi e il merito di 18 anni consecutivi in serie A, tutt’altro che scontati. Di Diego de la VegaLa Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
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