Se Pulcinella fa schifo
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Il punto di non ritorno: gli ultras dell’Atalanta hanno decretato che Pulcinella fa schifo e che l’eventuale scudetto del Napoli non dovrà essere festeggiato
Se Pulcinella fa schifo
Il punto di non ritorno: gli ultras dell’Atalanta hanno decretato che Pulcinella fa schifo e che l’eventuale scudetto del Napoli non dovrà essere festeggiato
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Se Pulcinella fa schifo
Il punto di non ritorno: gli ultras dell’Atalanta hanno decretato che Pulcinella fa schifo e che l’eventuale scudetto del Napoli non dovrà essere festeggiato
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AUTORE: Nicola Sellitti
A Bergamo non si festeggia lo scudetto del Napoli. Perché Pulcinella fa schifo. È la legge imposta dagli ultras dell’Atalanta, ricordata a tutti, urbi et orbi, addirittura attraverso un comunicato, poche ore fa. E se qualcuno sgarra, si legge sempre nella nota del tifo organizzato, perché il tifo organizzato verga note in serie, in ogni angolo d’Italia sia ben inteso, ci saranno “adeguate risposte” alle attività. Anche a tempo debito.
Più che una promessa, sembra una minaccia. in un delirio di onnipotenza. In attesa di una presa di posizione del sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, che già si è dovuto scusare nelle scorse settimane per le posizioni deliranti del tifo organizzato bergamasco su Napoli, c’è l’amara consapevolezza che si è arrivati a un punto di non ritorno. Ben oltre un immaginario limite o codice di rivalità sportiva. Anzi, qui di sport non si intravvede proprio nulla. È barbarie.
C’è il codice scritto degli ultras che minacciano ritorsioni a chi oserà celebrare, festeggiare, simpatizzare per il tricolore vinto a oltre 800 km di distanza. Ma anche a Salerno il “consiglio” è stato lo stesso: non si festeggia il titolo del Napoli. L’avvertimento, senza l’intimidazione esplicita espressa dagli ultras atalantini, è arrivato, forte e chiaro da una fetta del tifo organizzato della Salernitana. A Salerno avvertono parecchio una rivalità sportiva che nei fatti, tra l’altro, non è stata mai consumata, Napoli e Salernitana si sono incrociate pochissime volte in Serie A.
Ma poco importa. Il tema è fin dove arriva il codice degli ultras. Alla minaccia esplicita di ritorsioni.
Per fortuna, non ovunque. A Milano, per esempio, non ci sono steccati. Si tifa per chi si vuole, non ci sono imposizioni, al massimo ci sono quotidiani assai venduti a Milano e in Lombardia che provano a soffiare su un fuoco che non c’è, alimentando rancore che non c’è. Con ogni riferimento a Libero e la titolo odierno sul trionfo azzurro con festa pagata dal reddito di cittadinanza è ovviamente voluto e centrato.
di Nicola Sellitti
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