Sinner batte Rune, Sonego batte Tien: Italia ai quarti degli Australian Open
Un girone dantesco, piuttosto che una partita di ottavi di finale agli Australian Open. Ma alla fine Jannik Sinner riemerge come solo lui
Sinner batte Rune, Sonego batte Tien: Italia ai quarti degli Australian Open
Un girone dantesco, piuttosto che una partita di ottavi di finale agli Australian Open. Ma alla fine Jannik Sinner riemerge come solo lui
Sinner batte Rune, Sonego batte Tien: Italia ai quarti degli Australian Open
Un girone dantesco, piuttosto che una partita di ottavi di finale agli Australian Open. Ma alla fine Jannik Sinner riemerge come solo lui
Un girone dantesco, piuttosto che una partita di ottavi di finale agli Australian Open. Ma alla fine Jannik Sinner riemerge come solo lui
Un girone dantesco, piuttosto che una partita di ottavi di finale agli Australian Open. Ma alla fine Jannik Sinner riemerge come solo lui e Nole Djokovic sono in grado di fare nel circuito. Il fuoriclasse azzurro supera in quattro set il danese Rune e vince la battaglia soprattutto contro il suo fisico, che lo ha letteralmente abbandonato dopo un’ora di gioco, con la partita in controllo. Si era vista sino a quel momento la versione migliore di Sinner nel torneo. Autorevole e autoritario, ingiocabile al servizio, con il danese costretto ad assistere all’esibizione di Jannik.
Poi, in rapida sequenza, ecco il fastidio ad una caviglia per un allungo e i segnali del malessere allo stomaco. Così inizia la seconda partita di Jannik: perde potenza, perde forza, si trascina in campo, compare il fiatone. Cambia necessariamente lo spartito della sfida, le certezze spariscono, Rune vince il secondo set, diventa più incisivo, i colpi di Sinner fanno meno male e il linguaggio del corpo al termine di ogni punto racconta le sofferenze del numero uno al mondo. Come avvenuto lo scorso anno a Wimbledon nei quarti di finale contro Medvedev. Sinner conferma ai medici convocati sul campo di avvertire problemi di stomaco. Ha conati di vomito, i medici gli misurano anche la saturazione, esattamente come a Wimbledon 2024. Stavolta potrebbe aver inciso il caldo. Jannik è anche andato negli spogliatoi per una decina di minuti per un trattamento. Nel frattempo sui social i tifosi di Sinner in piedi per la nottata, sono in trepidazione per le sue condizioni, si teme il ritiro. Invece Jannik torna in campo, regge e soffre, respira e accorcia gli scambi per gestire la fatica, il malessere, l’esuberanza di Rune, senza mai perdere la sua forza mentale, la capacità di mettere un punto dietro l’altro. Anche per questo motivo, è il migliore di tutti. Arriva così il terzo set, in condizioni proibitive per tutti o quasi, annullando quattro palle break, mentre Rune, come spesso gli accade, esce dalla partita, produce errori in serie. La richiesta d’intervento del medico anche da parte di Rune e la rottura della rete, con una pausa inattesa e provvidenziale, di 20 minuti per la sostituzione, aiutano Sinner a recuperare energie. Dopo la sosta, la palla di Jannik ricomincia a viaggiare a pieno ritmo. Game, set, match per il numero uno Atp, che ai quarti di finale troverà davanti il vincente tra Michelsen e De Minaur. La strada verso la finale appare tracciata. Con un occhio, anzi facciamo entrambi, sulla supersfida tra Djokovic e Alcaraz dall’altro lato del tabellone.
di Nicola Sellitti
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