
Sinner fa innamorare l’Italia
Il trionfo di questa sera al tie break del terzo set contro il fuoriclasse Djokovic a Torino vale tantissimo: il numero uno al mondo, mai sconfitto dall’italiano, sino a stasera
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Sinner fa innamorare l’Italia
Il trionfo di questa sera al tie break del terzo set contro il fuoriclasse Djokovic a Torino vale tantissimo: il numero uno al mondo, mai sconfitto dall’italiano, sino a stasera
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Il trionfo di questa sera al tie break del terzo set contro il fuoriclasse Djokovic a Torino vale tantissimo: il numero uno al mondo, mai sconfitto dall’italiano, sino a stasera
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Il trionfo di questa sera al tie break del terzo set contro il fuoriclasse Djokovic a Torino vale tantissimo: il numero uno al mondo, mai sconfitto dall’italiano, sino a stasera
Ci sono vittorie che fanno girare l’angolo alla carriera. Per Jannik Sinner sinora battere Novak Djokovic era stato complesso quanto vincere un Master 1000. Per questo motivo il trionfo di questa sera al tie break del terzo set contro il fuoriclasse serbo a Torino vale tantissimo. Quanto una finale in una prova del Grand Slam. Jannik ha fatto partita punto a punto con Djokovic. Lo ha temuto ma mai subìto, come spesso avvenuto negli altri confronti diretti con il numero uno al mondo, mai sconfitto dall’italiano, sino a stasera.
Il braccio di Sinner ormai non trema più. Conosce la sua forza, la sua potenza, il ritmo palla che ricorda a tratti Agassi e che mette all’angolo anche un immortale come il serbo. Nole poi litiga con il pubblico, con se stesso, con l’arbitro più volte, resta in partita e gioca sino alla fine un incontro meraviglioso. Tre ore di rara bellezza in cui dentro è finito tutto, anche il tifo da stadio, anzi da palazzo de toros, del pubblico di Torino. Picchi altissimi, pochi passaggi a vuoto, Jannik al centro del rettangolo, Nole a distribuire la sua furia agonistica, a gestire lo sforzo perché la sua partita con Padre Tempo è ancora in corso. Una partita decisa da un paio di punti sino al tie break, in cui la voglia di vincere di Sinner ha fatto la differenza.
Anche contro Rune il serbo è stato tre ore in campo, in una partita intensa e spettacolare, ma lo scontro con Sinner davvero è da ricordare, chiunque vincesse dei due. A questo punto, ricordando che Sinner è già in semifinale, davvero nulla è precluso. Potrebbe ritrovare presto Nole, alle Finals è accaduto spesso in passato. Ormai ha rotto il ghiaccio anche con il serbo. Certo, un’altra partita così sarebbe un cioccolatino da scartare. Chiunque vinca, lo spettacolo è stato straordinario.
Di Nicola Sellitti
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