Sinner: paura, ripresa e apoteosi per fare la Storia
 | Sport
        
                Jannik Sinner conquista gli Australian Open battendo il russo Daniil Medvedev: è già storia del ragazzo prodigio che l’Italia aspettava
        
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Sinner: paura, ripresa e apoteosi per fare la Storia
Jannik Sinner conquista gli Australian Open battendo il russo Daniil Medvedev: è già storia del ragazzo prodigio che l’Italia aspettava
        
                 | Sport
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
Sinner: paura, ripresa e apoteosi per fare la Storia
Jannik Sinner conquista gli Australian Open battendo il russo Daniil Medvedev: è già storia del ragazzo prodigio che l’Italia aspettava
        
                 | Sport
        		
				
	
		
	
		
        
	
		
	
		
        
        
    
AUTORE: Nicola Sellitti
Ha vinto Sinner. Ha vinto l’Australian Open, dopo aver quasi perduto dopo appena un’ora e mezza di partita. L’Italia ha il tennista più forte al mondo e non era mai successo.
Si consuma così la leggenda di Jannik, il ragazzo prodigio ora fuoriclasse che l’Italia ha atteso per quasi mezzo secolo, allevato da Riccardo Piatti e che ha avuto la forza, il coraggio di cambiare strada, ristrutturare il suo team di lavoro quando la crescita sembrava essere più lenta di quella prevista. Lo stesso team che in un anno di lavoro lo ha guidato verso il successo, con un servizio all’altezza, indirizzandolo verso la maturazione tecnica che l’ha portato, ora si può dire, davanti a tutti.
Sotto di due set, in una giornata negativa, con le gambe che non giravano e con Medvedev che giocava come illuminato dagli dei, Sinner ha resistito, con la testa più che con le gambe. Una tenuta mentale disumana, alla prima finale in un torneo del Grand Slam, contro un campione che ha già vinto, ha battuto Djokovic a Flushing Meadows. Ha girato la partita, alzato il livello dei colpi, vinto al quinto set con una calma e un controllo impossibile da ritrovare in tutti quelli che erano davanti a uno schermo per lui.
E’ il migliore al mondo da quattro-cinque mesi, ha concluso alla grande il 2023 ed è partito come un razzo in Australia. E non era facile, con gli occhi del mondo addosso. Ha vinto, era già lo sportivo italiano degli ultimi anni, ora è leggenda, si siede al tavolo con pochi, pochissimi. E’ come Pantani che vince il Tour de France, è come Valentino Rossi nove volte campione del mondo, è come Gregorio Paltrinieri, Federica Pellegrini, come i fenomeni dell’atletica.
Ora giocano a tennis tantissimi ragazzini perché fulminati sulla via di Sinner. E sarà ancora di più così, perché come dicono anche gli addetti ai lavori, Sinner può solo migliorare, salire ancora di colpi, prendersi la scena e lo scettro mondiale. Lo attendono altre sfide, ora che è il migliore, non riconosciuto, per ora, solo dalla classifica mondiale. Ma è il primo, anzi l’unico al momento, che ferma l’Italia con le sue partite. Un trofeo che vale ancora di più.
di Nicola Sellitti
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
Leggi anche
Diego Armando Maradona: 40 anni da uno dei gol più incredibili visti sul campo
03 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Sono passati esattamente 40 anni da quel 3 novembre 1985, quando Diego Armando Maradona fece uno d…
        
        
        
                
                
            
        
    
Sinner-Alcaraz, l’altalena più bella dello sport mondiale
03 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Sinner – con la vittoria a Parigi – è tornato il numero uno al mondo: era l’ultimo atto prima dell…
        
        
        
                
                
            
        
    
Sinner trionfa a Parigi e torna numero uno del mondo
02 Novembre 2025
        
    
        
        
                
Jannik Sinner si conferma sostanzialmente inavvicinabile sul cemento, in particolare al coperto, d…
        
        
        
                
                
            
        
    
È morto Giovanni Galeone, ex allenatore del Napoli
02 Novembre 2025
        
    
        
        
                
È scomparso all’età di 84 anni Giovanni Galeone, ex calciatore e allenatore tra i più carismatici…
        
        
        
                
                
            
        
    
Iscriviti alla newsletter de
 La Ragione
    Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.