Sinner: uno mai visto. Una cosa mai vista
Con il trionfo di ieri, Jannik Sinner si è catapultato fra i tre più grandi sportivi italiani di tutti i tempi. Scegliete voi gli altri due

Sinner: uno mai visto. Una cosa mai vista
Con il trionfo di ieri, Jannik Sinner si è catapultato fra i tre più grandi sportivi italiani di tutti i tempi. Scegliete voi gli altri due
Sinner: uno mai visto. Una cosa mai vista
Con il trionfo di ieri, Jannik Sinner si è catapultato fra i tre più grandi sportivi italiani di tutti i tempi. Scegliete voi gli altri due
Vincere a Wimbledon è qualcosa di così grande – inarrivabile per l’Italia prima della comparsa di questo ragazzone dai capelli rossi – da proiettare un pomeriggio di sport in una dimensione storica.
Con il trionfo di ieri, netto e indiscutibile da un punto di vista tecnico e psicologico su quell’altro fenomeno che risponde al nome di Carlos Alcaraz, Jannik Sinner si è catapultato fra i tre più grandi sportivi italiani di tutti i tempi. Scegliete voi gli altri due.
Se non il più grande in assoluto, considerati la dimensione globale del tennis e il valore iconico del torneo dei tornei. Wimbledon: il palcoscenico che fa all’istante del vincitore un personaggio popolare in qualsiasi angolo della terra, uno degli uomini più famosi al mondo.
Può sembrare un’esagerazione, determinata dalle emozioni del trionfo di ieri e da qualcosa di mai visto da noi italiani, ma è solo una valutazione ragionata del valore di una vittoria che ha pochissimi paragoni possibili nella pur gloriosa evoluzione del nostro sport.
In realtà, si fa ancora fatica a cogliere la portata di quanto avvenuto all’All England Lawn Tennis and Croquet Club, perché nel giro di un anno e mezzo Sinner ha regalato all’Italia una sequenza di vittorie che prima di lui era considerata in buona sostanza preclusa al nostro Tennis e alla nostra storia.
Non vi eravamo riusciti per un secolo e più, perché mai sarebbe potuto accadere qualcosa di così grande?! Poi è accaduto e continua ad accadere con una regolarità che lascia sbigottiti.
E tutto questo mantenendo una lucidità e un senso della misura che hanno dell’incredibile, se pensiamo che questo ragazzo ha appena 23 anni. Oltretutto in un Paese solitamente gerontocratico come pochi e che fatica a concede spazio e responsabilità ai ragazzi.
Lo sport è una nostra splendida eccezione e Jannik Sinner una luninosa eccezione, che fa sperare in qualcosa di diverso e più bello. Grazie, Jannik
di Fulvio Giuliani
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