Sogni d’Oro, anzi no, un Villaggio da incubo
È diventato virale il video postato da Alireza che ritrae Ceccon dormire all’aperto per ovviare alla mancata aria condizionata. Un recap dei problemi di Paris2024
Sogni d’Oro, anzi no, un Villaggio da incubo
È diventato virale il video postato da Alireza che ritrae Ceccon dormire all’aperto per ovviare alla mancata aria condizionata. Un recap dei problemi di Paris2024
Sogni d’Oro, anzi no, un Villaggio da incubo
È diventato virale il video postato da Alireza che ritrae Ceccon dormire all’aperto per ovviare alla mancata aria condizionata. Un recap dei problemi di Paris2024
È diventato virale il video postato da Alireza che ritrae Ceccon dormire all’aperto per ovviare alla mancata aria condizionata. Un recap dei problemi di Paris2024
Sta facendo il giro del mondo il video postato su Instagram dal vogatore Husein Alireza, forse ignaro che quelle immagini sarebbero diventate virali oppure conscio di denunciare le pessime condizioni in cui stanno vivendo gli atleti di tutto il mondo nel Villaggio olimpico di Parigi. Nel video si vede l’iridato Ceccon dormire all’aperto per ovviare al problema del grande caldo, vista l’assenza di aria condizionata nel Villaggio. Una scelta quella di Parigi2024 dettata dal tentativo di imporsi come l’edizione dei Giochi “più ambientalista di sempre”. Ma sono tantissime le critiche mosse dagli atleti nei confronti dell’organizzazione. In primis per la mancata sicurezza e la confusione creatasi sui continui rimandi dettati dall’inagibilità della Senna. Condizioni spiegate benissimo dall’atleta belga Jolien Vermeylen, qualche giorno fa: “Nuotando sotto il ponte, ho sentito e visto cose a cui non dovremmo pensare troppo. La Senna è sporca da cent’anni, quindi non possono dire che la sicurezza degli atleti è una priorità. Sono tutte sciocchezze”. Un problema che aveva sollevato anche il nostro azzurro Paltrinieri.
Per non parlare dei problemi legati al cibo – nella mensa degli sportivi l’unica cosa andata a ruba è il muffin al cioccolato, tanto che la pasticceria incaricata di produrli ha dovuto aumentare le ore di lavoro; dolce per altro particolarmente apprezzato dal nuotatore norvegese Henrik Christiansen, ribattezzato “The Muffin Man”- : tempi di attesa lunghissimi, latte annacquato, penuria di carne e di uova, porzioni troppo piccole e scarsa qualità. L’ultima stoccata l’aveva data proprio Ceccon, dichiarando: “Nel Villaggio non c’è aria condizionata, fa caldo e si mangia male”. Insomma, non proprio la migliore accoglienza, dato che diversi sportivi lamentano mancanza di sonno e di riposo, fattori importantissimi per dare il massimo nelle prestazioni. Uno scivolone dietro l’altro, l’ultimo ieri sera durante la finale del lancio del peso, dove alcuni atleti hanno dovuto gareggiare sulla pedana scivolosa bagnata dalla pioggia, asciugata solo dopo che l’italiano, Leonardo Fabbri, e il nigeriano Enekwechi hanno rischiato di infortunarsi seriamente. L’atleta africano è caduto e per poco non ha sbattuto la testa sul codolo che delimita la zona di lancio.
Forse quella bandiera con il simbolo delle Olimpiadi issata al contrario, durante la Cerimonia di apertura dei Giochi, non era che un presagio.
Di Claudia Burgio
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