Sportitalia, Criscitiello licenzia in diretta il giornalista Parlato: “Qua dentro non lavori più” – IL VIDEO
Quanto accaduto a Sportitalia – dove il conduttore Michele Criscitiello ha licenziato in diretta il giornalista Manuel Parlato – è solo l’ultimo esempio mediatico, “plastico”, dell’arroganza dell’uomo di potere, che si accomoda su quel potere accumulato negli anni per trattare in modo irriguardoso un suo dipendente
Sportitalia, Criscitiello licenzia in diretta il giornalista Parlato: “Qua dentro non lavori più” – IL VIDEO
Quanto accaduto a Sportitalia – dove il conduttore Michele Criscitiello ha licenziato in diretta il giornalista Manuel Parlato – è solo l’ultimo esempio mediatico, “plastico”, dell’arroganza dell’uomo di potere, che si accomoda su quel potere accumulato negli anni per trattare in modo irriguardoso un suo dipendente
Sportitalia, Criscitiello licenzia in diretta il giornalista Parlato: “Qua dentro non lavori più” – IL VIDEO
Quanto accaduto a Sportitalia – dove il conduttore Michele Criscitiello ha licenziato in diretta il giornalista Manuel Parlato – è solo l’ultimo esempio mediatico, “plastico”, dell’arroganza dell’uomo di potere, che si accomoda su quel potere accumulato negli anni per trattare in modo irriguardoso un suo dipendente
Quanto accaduto a Sportitalia – dove il conduttore Michele Criscitiello ha licenziato in diretta il giornalista Manuel Parlato – è solo l’ultimo esempio mediatico, “plastico”, dell’arroganza dell’uomo di potere, che si accomoda su quel potere accumulato negli anni per trattare in modo irriguardoso un suo dipendente
E’ uno dei temi del momento, anche sui social e quindi la riflessione è doverosa, ma anche dolorosa. Il licenziamento arrivato in diretta televisiva da parte del collega e conduttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, al collaboratore della rete sportiva, Manuel Parlato, avvenuto ieri sera, è solo l’ultimo esempio, mediatico, qualcuno scriverebbe “plastico”, dell’arroganza dell’uomo di potere, che si accomoda su quel potere accumulato negli anni per trattare in modo irriguardoso un suo dipendente. In sintesi, la vicenda: pochi minuti dopo la fine della sessione invernale del calciomercato, che ha chiuso il 3 febbraio alle ore 24, c’è stata una discutibile gag tra Criscitiello e un altro giornalista di Sportitalia, Tancredi Palmeri, a proposito del deludente mercato fatto dal Napoli, capolista in Serie A. Palmeri aveva ironizzato sui calciatori non acquistati dal Napoli, fatta eccezione per l’ex milanista Okafor, con il conduttore che gli reggeva il gioco. Forse cattivo gusto, forse no, in ogni caso nulla che non si sia visto nei programmi di Criscitiello.
La sera successiva, il cronista napoletano Manuel Parlato è tornato sulla gag, mostrandosi risentito e augurandosi, con toni civili, che lo stesso trattamento riservato al Napoli 24 ore prima sarebbe toccato in futuro ad altri club protagonisti di una sessione di mercato deludente.
A quel punto Criscitiello lo ha interrotto prima che potesse terminare la frase, “cacciandolo” da Sportitalia: “Vabbè Manuel, ciao, buonanotte! Vai a lavorare a Canale 21, vai! Via, ciao! Hai sbagliato televisione, la poesia la fai altrove, via! Cambia canale e fai il tifoso a casa tua! Chiudiamo il collegamento con Manuel, che qua dentro non ci lavora più! Perché vuole fare il simpatico e lo può fare fino ad un certo punto. Da oggi Manuel puoi andare a casa, perché se vuoi fare il fenomeno coi napoletani fallo. Fino a che ci sono le ironie social del ceto medio napoletano lo accettiamo, il resto no. Che sia chiaro una volta per tutte, perché poi a un certo punto, a un certo punto… non ne posso più. E se Parlato vuole fare il fenomeno, che chiama in questione un altro collega, significa che non ha capito niente e qua dentro Manuel Parlato ha finito”.
Il testuale era necessario riportarlo. E poco c’entra che Manuel Parlato sia un collaboratore, oppure un diretto dipendente della tv: in questa circostanza, con la frase giustamente incriminata “Qua dentro non lavori più”, accompagnato con il gesto della mano a sancire la rottura immediata del rapporto di lavoro, è stata offeso il professionista e soprattutto l’uomo. Non è certo un discorso da bacchettoni: nelle redazioni, così come negli uffici, ne accadono di tutti i colori, ci sono litigi, diverbi, risse. E’ uno spaccato di vita reale. Ma l’esibizione muscolare, sguaiata, di potere in diretta televisiva è inaccettabile. E’ il padrone al comando che si permette tutto. E’ mancanza di rispetto. E’ venuto meno l’abc del comportamento. Serviva scriverne. Purtroppo.
di Nicola Sellitti
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