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“Troppi neri e musulmani in squadra”, il caso Galtier

Al Psg è scoppiato da qualche ora il caso Galtier, in un contesto in cui il razzismo brulica negli stadi quasi ogni weekend

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“Troppi neri e musulmani in squadra”, il caso Galtier

Al Psg è scoppiato da qualche ora il caso Galtier, in un contesto in cui il razzismo brulica negli stadi quasi ogni weekend

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“Troppi neri e musulmani in squadra”, il caso Galtier

Al Psg è scoppiato da qualche ora il caso Galtier, in un contesto in cui il razzismo brulica negli stadi quasi ogni weekend

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Al Psg è scoppiato da qualche ora il caso Galtier, in un contesto in cui il razzismo brulica negli stadi quasi ogni weekend

“Troppi neri e musulmani in squadra”. Al Psg è scoppiato da qualche ora il caso Galtier, che due anni da, sulla panchina del Nizza, aver chiesto due anni fa ai dirigenti di cedere una parte dei calciatori neri e musulmani della rosa. La richiesta di Galtier alla sua ex dirigenza si trova in una mail inviata dall’ex direttore generale del Nizza, Julen Fournier, alla dirigenza del club.

RMC Sport ha svelato l’arcano e si è ovviamente scatenato un corto circuito mediatico, con l’immediata smentita del tecnico, mentre il Nizza apre un’inchiesta interna e lo stesso fa il Psg, spinto dagli ultras che chiedono l’immediato esonero di Galtier, una volta confermato il contenuto della mail dello scandalo.

È una mina con un potenziale devastante, che si inserisce nel contesto europeo in cui le offese razziste, soprattutto sugli spalti, sono presenti quasi in ogni weekend di partite. La famiglia di Galtier si trova sotto protezione per le minacce di morte rivolte al tecnico del Psg, che si ritrova a dover gestire altre accuse pesanti: un quotidiano di Nizza scrive che Galtier fosse assai critico con il suo vice-allenatore, Didier Digard, per le sue convinzioni religiose e anche per la lunghezza della sua barba. Insomma, la vicenda è rovente, aperta a ogni tipo di scenario, il Psg pensa all’esonero clamoroso, che sarebbe un primo passo ma che, se restasse l’unico, solo l’ennesimo tentativo di mettere una toppa a un problema che tocca profondamente il calcio europeo.

E quindi, se davvero Galtier si fosse lamentato della quantità di calciatori neri e di fede islamica nella sua squadra, andrebbe radiato dal mondo professionistico. Perché con il razzismo servono non solo condanne a voce, ma fatti.

di Nicola Sellitti

 

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