Un’Italia senza limiti è finalista al Mondiale! Epica vittoria sul Brasile 3-2
Italvolley batte il Brasile: domani si gioca l’oro ai Mondiali in Thailandia con la Turchia. La striscia di vittorie del gruppo allenato da Julio Velasco sale a 36

Un’Italia senza limiti è finalista al Mondiale! Epica vittoria sul Brasile 3-2
Italvolley batte il Brasile: domani si gioca l’oro ai Mondiali in Thailandia con la Turchia. La striscia di vittorie del gruppo allenato da Julio Velasco sale a 36
Un’Italia senza limiti è finalista al Mondiale! Epica vittoria sul Brasile 3-2
Italvolley batte il Brasile: domani si gioca l’oro ai Mondiali in Thailandia con la Turchia. La striscia di vittorie del gruppo allenato da Julio Velasco sale a 36
Una sofferenza. Ma anche una festa per la pallavolo femminile. Due ore di spettacolo, tensione, prodigi, errori (anche arbitrali). La magia del quinto set. Una partita epica decisa da 1-2 punti, decisa da una fuoriclasse come Paola Egonu, che ha messo a terra il punto decisivo. Italvolley batte il Brasile: domani si gioca l’oro ai Mondiali in Thailandia con la Turchia. La striscia di vittorie del gruppo allenato da Julio Velasco sale a 36.
Ma è una di quelle vittorie che resteranno nel tempo. Onore al merito: il Brasile ha giocato davvero una grande partita, costruita intorno alle sue stelle come Gaby (devastante dalla seconda linea) e Rosamaria, difendendo alla morte su ogni palla, specialmente nelle fasi calde della gara, quando si assegnavano i punti per il set.In casa azzurra invece oggi non hanno funzionato – o almeno a tappe – ricezione e muro, ossia due delle chiavi della lunga stagione di successi della nazionale allenata da Velasco, che ha vinto un paio di edizioni di Nations League e soprattutto l’oro ai Giochi olimpici di Parigi, lo scorso anno.
La giornata dell’Italvolley femminile non prometteva nulla di buono sin da prima dell’esecuzione degli inni nazionali, con l’infortunio al piede di Sarah Fahr, centrale migliore del torneo con Danesi. E poi in gara, nel primo set, si è girata la caviglia di Alessia Orro, altro cardine della banda Velasco. Due titolari out per uno spezzone di partita: non poco, anche per un roster così profondo come quello azzurro, che nel primo parziale ha sbagliato tutto quello che era possibile sbagliare, con Sylla (poi salita di colpi) ed Egonu in ombra.
Così, Velasco ha variato le rotazioni, mettendo in panchina per oltre due set Egonu, con spazio per Kate Antropova, rimettendo la stella veneta solo nella fase finale del terzo set, poi perduto dall’Italia. La scelta del maestro Velasco ha prodotto dividendi solo a sprazzi e forse due set senza parquet per Egonu sono stati eccessivi, portandola emotivamente lontana dal match.
Almeno sino al quinto set, perché i fuoriclasse vanno al proscenio quando la palla conta e pesa. L’ultimo punto è suo, in una giornata complicata. Ma vincente. Si è vinto soffrendo, non giocando al massimo, ma restando con la testa sempre in partita. Mica facile. Roba da campioni.
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