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Verstappen troppo forte, surclassa Norris e vede il Mondiale

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Torna, dopo dieci gare, la legge di Max. In Brasile il successo di Verstappen, partito al 17esimo posto in griglia, ristabilisce l’ordine delle cose nella F.1

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Verstappen troppo forte, surclassa Norris e vede il Mondiale

Torna, dopo dieci gare, la legge di Max. In Brasile il successo di Verstappen, partito al 17esimo posto in griglia, ristabilisce l’ordine delle cose nella F.1

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Verstappen troppo forte, surclassa Norris e vede il Mondiale

Torna, dopo dieci gare, la legge di Max. In Brasile il successo di Verstappen, partito al 17esimo posto in griglia, ristabilisce l’ordine delle cose nella F.1

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Torna, dopo dieci gare, la legge di Max. In Brasile il successo di Verstappen, partito al 17esimo posto in griglia, ristabilisce l’ordine delle cose nella F.1 dove tutto si consuma in qualche secondo. Una prova leggendaria, una furia agonistica e una pulizia tecnica sulla piscina di Interlagos: l’olandese in poche parole chiude la pratica Mondiale (ora ha oltre 60 punti di vantaggio su Norris) a tre prove ed è giusto così, anche se è arrogante e spesso poco simpatico. Ma è un fuoriclasse, a differenza di Norris, nuovamente scattato in pole position e nuovamente dietro a qualche vettura alla prima curva del Gp, senza riuscire a sfruttare la forza della McLaren, che da almeno dieci gare gli offre la vettura migliore del lotto. Diversi gli errori di Lando, che non regge la pressione: nulla di nuovo, è la differenza tra i piloti che vanno forte e i fuoriclasse come Max.

Certo, ci si è messa anche la sorte, ma bisogna guadagnarsela. Per l’olandese e un altro paio di piloti c’è stata la possibilità di cambiare le gomme prima della safety car a meno di metà gara, a causa dell’ennesimo fuoripista (oltre una decina, che hanno portato appunto a diverse safety car, a virtual safety car e a varie penalità) in una gara che obiettivamente ha vissuto momenti pericolosi per l’incolumità dei piloti per la quasi totale assenza di visibilità in pista. Ma è altrettanto vero che nessuno superava in pista, tranne Max: da 17esimo a settimo nel giro di poche tornate. Max a parte, c’è il resto del Gp che ha visto il meritato doppio podio della Alpine con Ocon (formidabile) e Gasly, con la Ferrari (quinta con un ottimo Leclerc, mentre Sainz è finito anche lui fuori) mai competitiva sulla pioggia. Per la Rossa si allontana la possibilità di giocarsi il primato nel Costruttori, anzi c’è da guardarsi dal ritorno della Red Bull (a poco più di 20 punti), trascinata da Verstappen. Che oggi in Brasile ha fornito una lezione da ma(x)sterclass. E’ il migliore.

di Nicola Sellitti

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