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Wimbledon: Paolini scrive la storia nel femminile

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Jasmine Paolini scrive la storia nel femminile, qualificandosi in semifinale a Wimbledon. Dopo essere entrata anche tra le prime cinque al mondo, non c’è più limite per lei

Paolini Wimbledon

Wimbledon: Paolini scrive la storia nel femminile

Jasmine Paolini scrive la storia nel femminile, qualificandosi in semifinale a Wimbledon. Dopo essere entrata anche tra le prime cinque al mondo, non c’è più limite per lei

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Wimbledon: Paolini scrive la storia nel femminile

Jasmine Paolini scrive la storia nel femminile, qualificandosi in semifinale a Wimbledon. Dopo essere entrata anche tra le prime cinque al mondo, non c’è più limite per lei

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Questo è ora il tennis italiano. Tracce a profusione di assoluta grandezza. Se Sinner esce ai quarti, poco dopo ecco Jasmine Paolini che scrive la storia nel femminile, qualificandosi per la semifinale. Un sogno, Jasmine: tra le prime quattro ai Championships appena tre settimane dopo aver centrato la finale al Roland Garros. Non aveva mai vinto una partita su erba, prima di questa edizione di Wimbledon. Gesta di eroi, eroi azzurri. Una lezione di tennis alla spagnola Navarro, travolta in due set, con un osservatorio sulla finalissima di sabato all’All England’s Club.

Jasmine è stata dominante come sanno esserlo solo le migliori al mondo, generando un’emozione collettiva, meravigliosa, di una 28enne esplosa tardi e che anche per questo motivo non ha alcuna intenzione di fermarsi. 

Si è emozionato il suo tecnico, Renzo Furlan, che più volte abbiamo intervistato su La Ragione sul boom della tennista azzurra. Si è emozionata anche Sara Errani, sua compagna in doppio, che era al box della Paolini durante la partita sul campo centrale. Dunque, ora ci si gioca la finale. E stavolta lo spauracchio Swiatek non c’è, la prima giocatrice al mondo è stata eliminata, non c’è un Leviatano che le sbarra la strada verso il sogno vittoria. E dopo essere entrata anche tra le prime cinque al mondo, non c’è limite per Jasmine.

C’è ora da festeggiare, sognare, solo una manciata di minuti dopo l’eliminazione di Sinner. La prova che il tennis italiano non è solo Jannik. Per fortuna. E domani tocca a Musetti, che chiede strada a Fritz per arrivare in semifinale, con ogni probabilità contro sua Maestà, Novak Djokovic.

Di Nicola Sellitti

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