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Addio a Skype

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Dopo quasi un quarto di secolo Skype chiude i battenti. Lo ha annunciato Microsoft, proprietaria della piattaforma che fu pioniera delle videochiamate online ma che oggi è stata surclassata da altre app

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Addio a Skype

Dopo quasi un quarto di secolo Skype chiude i battenti. Lo ha annunciato Microsoft, proprietaria della piattaforma che fu pioniera delle videochiamate online ma che oggi è stata surclassata da altre app

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Addio a Skype

Dopo quasi un quarto di secolo Skype chiude i battenti. Lo ha annunciato Microsoft, proprietaria della piattaforma che fu pioniera delle videochiamate online ma che oggi è stata surclassata da altre app

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Fino alla pandemia, quelle poche volte in cui era necessario organizzare videochiamate tra amici o colleghi, nelle menti di tutti c’era solo un luogo (digitale) dove questo sarebbe stato possibile: Skype. La piattaforma era nata nel 2003 dall’intraprendenza di alcuni imprenditori scandinavi, negli anni di massimo splendore per quella regione nel mondo della tecnologia (ve la ricordate Nokia, la sostanziale monopolista del mercato mobile di quel periodo?). Ora, un quarto di secolo dopo, Skype chiude i battenti.

La decisione di Microsoft, che l’aveva acquistata nel 2011 per la “modica” cifra di 8,5 miliardi di dollari, arriva come un fulmine a ciel sereno. Che Skype fosse ormai finita nel dimenticatoio era cosa nota, ma nessuno immaginava che sarebbe sparita. E chi l’avesse ancora installata sui propri device avrà assistito il tracollo avvenuto negli ultimi anni. Skype è ormai infestata da bot, account spam e truffe. Questo perché, nonostante la proprietà Microsoft, la piattaforma è rimasta indietro rispetto ai competitor, più efficienti e competitivi, esplosi con la pandemia: Google Meet, Zoom e Teams (della stessa Microsoft).

Arretrata, limitata a audio e videocall di qualità sempre più scarsa, senza filtri per gli utenti, Skype era già morta. Lo sarà formalmente dal prossimo 5 maggio, quando Microsoft la disattiverà per concentrarsi solo su Teams, che è un vero e proprio hub di lavoro e apprendimento digitali. Oggi, infatti, non basta più mettere in contatto face-to-face le persone a chilometri di distanza. Serve creare un luogo stimolante e funzionale, che possa superare la semplice videochiamata. La tecnologia va avanti, ma il ricordo delle prime chiamate online resterà. Insieme a quella “S” bianca nel cerchio azzurro.

Di Umberto Cascone

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