AUTORE: Marco Mauri
L’evento ha attirato tutte le realtà medio-grandi che mirano alla prossima rivoluzione industriale ed economica. Nel mondo delle quattro ruote abbiamo visto un eccellenza della tecnologia, la hypercar Aspark OWL, prodotta in Italia dalla Manifattura Automobili Torino. 2.000 cavalli e un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 1,7 secondi e da 0 a 300 km/h in meno di 11 secondi, il tutto utilizzando energia elettrica. Prestazioni da capogiro che fanno invidia alle classiche hypercar a combustione interna.
Le protagoniste, nel cuore della Motor Valley, non sono state solo le quattro ruote ma anche le due. Grazie alle recenti tecnologie non sarà più necessario intervenire meccanicamente per incrementare le prestazioni della propria moto, basterà scaricare gli up-grade attraverso un’app. Il ricchissimo programma di incontri e convegni della manifestazione ha visto protagonista anche il colosso americano Zero, leader mondiale della produzione di moto elettriche di serie.
“Le nostre moto sono dei computer su due ruote. Abbiamo raggiunto un’altissima efficienza in termini di prestazioni e utilizzo. I prodotti della nostra gamma arrivano fino a 360 km di autonomia” afferma il rappresentante italiano di Zero, Claudio Carfora. E ancora, “abbiamo constatato un incremento di interesse enorme nel territorio italiano, nonostante siamo il quinto paese di vendita nel mondo. Credo che l’Italia possa diventare la punta di diamante green dell’Europa”.
All’E-tech Europe di Bologna hanno partecipato anche realtà universitarie, come Unimore e il Politecnico di Milano. Gli studenti del Polimi hanno realizzato due mezzi completamente elettrificati, una moto e un kart, quest’ultimo a guida autonoma. Mario Bertelli e Micaela Sebastiani ci hanno spiegato le caratteristiche dei veicoli elettrici presentati in fiera. Sono più di 100 i ragazzi impegnati nel realizzare in meno di un anno, un progetto che parte da un foglio bianco e libera la creatività di ogni studente. Abbiamo chiesto loro cosa li ha spinti a costruire un veicolo completamente elettrico da competizione.
Anche gli studenti dell’Università di Modena Unimore hanno presentato un kart. Quest’ultimo, però, ibrido. Il loro approccio nella realizzazione del mezzo è differente e combinato: hanno utilizzato un motore elettrico a supporto di un motore a scoppio.
Non da ultimo, l’area test drive organizzata da Zero. Noi de La Ragione con grande curiosità abbiamo voluto testare le loro moto elettriche. Possiamo confermare che l’esperienza è differente ma le prestazioni superano ampiamente le aspettative. Il divertimento è assicurato!
di Marco Mauri
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