Il nuovo social di Meta sbarca in Italia
Dopo qualche mese rispetto agli Stati Uniti, da giovedì Threads è disponibile in Italia e in Europa. Il social nato per essere l’app di punta di Meta
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Il nuovo social di Meta sbarca in Italia
Dopo qualche mese rispetto agli Stati Uniti, da giovedì Threads è disponibile in Italia e in Europa. Il social nato per essere l’app di punta di Meta
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Il nuovo social di Meta sbarca in Italia
Dopo qualche mese rispetto agli Stati Uniti, da giovedì Threads è disponibile in Italia e in Europa. Il social nato per essere l’app di punta di Meta
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Dopo qualche mese rispetto agli Stati Uniti, da giovedì Threads è disponibile in Italia e in Europa. Il social nato per essere l’app di punta di Meta
Dopo un’attesa durata qualche mese rispetto agli Stati Uniti, da giovedì Threads è disponibile in Italia e in Europa. Al suo annuncio la nuova creatura di casa Zuckerberg aveva travolto il mondo dei social, entrando prepotentemente nell’arena del Twitter di Musk mai prima calpestata da una qualsivoglia concorrenza e facendo registrare la bellezza di 150 milioni di iscritti a una settimana dal lancio. E anche se ora gli utenti attivi si sono stabilizzati (il ceo di Meta Mark Zuckerberg ha dichiarato che Threads ha attualmente «poco meno di» 100 milioni di utenti mensili e che potrebbe raggiungere fino a un miliardo di utenti in pochi anni), è indubbio che il lancio nel Vecchio Continente, ora che le criticità legate alle normative europee sono sistemate, sarà nuovo carburante nel motore di questo nuovo social.
Suo punto di forza è l’integrazione con il fratello maggiore Instagram. Threads è infatti nato a tutti gli effetti per esser l’app di discussione del social di punta di casa Meta ma, come scritto, la sfida a Twitter è indubbiamente lanciata. Il fu ‘uccellino’ non vive un periodo particolarmente roseo. Si stima che da quando è nelle mani di Musk il valore dell’azienda sia sceso del 56%, passando da 44 a 19 miliardi di dollari. Non che a livello di utenti se la stia passando meglio, con un crollo del 14% sul traffico totale. Soccomberà sotto i colpi del neonato social o risorgerà dalle sue ceneri, invertendo il trend? Ai post(eri) l’ardua sentenza.
Di Federico Arduini
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