Impulsività e ponderazione nei videogiochi
Da sfide di riflessi a mosse tattiche, quello dei videogiochi è un universo dove azione e strategia convivono armoniosamente
Impulsività e ponderazione nei videogiochi
Da sfide di riflessi a mosse tattiche, quello dei videogiochi è un universo dove azione e strategia convivono armoniosamente
Impulsività e ponderazione nei videogiochi
Da sfide di riflessi a mosse tattiche, quello dei videogiochi è un universo dove azione e strategia convivono armoniosamente
Da sfide di riflessi a mosse tattiche, quello dei videogiochi è un universo dove azione e strategia convivono armoniosamente. Due facce della stessa medaglia, unite da un filo comune: la capacità di coinvolgere mettendo alla prova sia l’impulsività sia la ponderazione del giocatore.
Duelli all’ultimo sangue e armi bianche da imparare a forgiare sono gli ingredienti dell’avvincente “Blades of Fire”. Imperdibile gioco di ruolo fantasy in salsa action ambientato in un mondo oppresso da una malvagia regina che bisognerà sconfiggere interpretando un fabbro guerriero. Il frenetico sistema di combattimento trasformerà le battaglie in spettacolari combinazioni di affondi, fendenti e schivate. Dovendo alternare le armi più efficaci per sconfiggere i diversi nemici fino all’individuazione delle tattiche vincenti per sbaragliare gli avversari più temibili. Accompagnati da un giovane monaco bisognerà esplorare terre pericolose e inospitali. Senza dimenticarsi di creare e riparare il proprio arsenale per sopravvivere a questa emozionante odissea.
Spassoso titolo di corsa dichiaratamente arcade, nei videogiochi l’entusiasmante “Deliver At All Costs” trasformerà gli utenti in spericolati corrieri di un’affollata cittadina americana alla fine degli anni Cinquanta. Alla guida di differenti veicoli ci si dovrà cimentare in numerose e frenetiche missioni per consegnare merci di tutti i tipi (da casse di contrabbando a enormi pescispada) sfrecciando come matti anche a costo di seminare caos e distruzione tra i passanti. A tal proposito il sistema fisico, che prevede la pressoché totale distruttibilità degli scenari 3D, regala di frequente situazioni esagerate ed esilaranti. Che sottolineano il tono folle e peculiare del gioco. Fiore all’occhiello è l’intrigante narrazione, che terrà incollati fino alla conclusione della storia.
A ben 23 anni dall’uscita su PlayStation 2, arriva la rimasterizzazione dell’appassionante “Onimusha 2: Samurai’s Destiny”. Perfetto mix tra azione e avventura nel contesto di un Giappone feudale minacciato da forze demoniache da annientare nei panni di un eroico samurai. Fra duelli a fior di katana ed enigmi ambientali da risolvere per proseguire nel cammino, si dipana una trama coinvolgente dall’atmosfera affascinante e dark. Complici le evocative location come foreste spettrali, castelli infestati e sotterranei labirintici. Questa versione sfoggia una grafica in alta definizione, gameplay e comandi migliorati, oltre a livelli aggiuntivi di difficoltà, alla rimarchevole galleria di bozzetti da ammirare e a tutti i brani della colonna sonora da ascoltare.
Chi apprezza le esperienze realistiche dei videogiochi andrà matto per “RoadCraft”. Eccellente titolo dal taglio simulativo in cui bisognerà ripristinare strade, ponti e infrastrutture in zone devastate da disastri naturali. Come alluvioni, frane e tempeste di sabbia. Per riuscire negli ardui compiti si potranno utilizzare oltre 40 veicoli e macchinari pesanti. Da ruspe a schiacciasassi, da gru a camion ribaltabili, da bulldozer ad asfaltatrici. Saranno presenti 8 estese mappe in varie regioni del mondo; dopo aver effettuato un sopralluogo con jeep e altri mezzi scout si passerà alla rimozione di eventuali detriti, alla sostituzione delle strutture danneggiate e alla (ri)costruzione di quelle richieste. Ciliegina sulla torta, il multiplayer cooperativo online fino a 4 partecipanti.
Il meraviglioso “Despelote” è un incantevole videogame narrativo sullo sport del calcio che supera il confine dell’intrattenimento, generando un vulcano di emozioni in uno scenario dai contorni onirici visto dagli occhi di un bambino ecuadoriano. Ci si trova nel 2001 a Quito, durante le qualificazioni della Nazionale alla Coppa del Mondo. Sperimentando in prima persona la quotidianità del protagonista – fra la scuola e le partite a palla con gli amichetti, la vita in famiglia e le possibili scelte da compiere – ci si ritrova coinvolti e rapiti come non mai. Menzione di merito per la magistrale direzione artistica che, avvalendosi di uno stile semplice e quasi documentaristico, riesce a trasmettere tutta la magia dell’infanzia in un racconto di vita, nostalgia e sogni mai dimenticati.
di Piermarco Rosa
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Tag: Videogame, videogiochi
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