Le città del futuro sono già qui
Le “città del futuro”, sostenibili e senza traffico, si trovano in Giappone, in Arabia Saudita e negli USA, dove a Las Vegas, per esempio, c’è un tunnel sotterraneo solo per le Tesla. Non mancano però i detrattori, che ne mettono in dubbio sicurezza e praticabilità
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Le città del futuro sono già qui
Le “città del futuro”, sostenibili e senza traffico, si trovano in Giappone, in Arabia Saudita e negli USA, dove a Las Vegas, per esempio, c’è un tunnel sotterraneo solo per le Tesla. Non mancano però i detrattori, che ne mettono in dubbio sicurezza e praticabilità
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Le città del futuro sono già qui
Le “città del futuro”, sostenibili e senza traffico, si trovano in Giappone, in Arabia Saudita e negli USA, dove a Las Vegas, per esempio, c’è un tunnel sotterraneo solo per le Tesla. Non mancano però i detrattori, che ne mettono in dubbio sicurezza e praticabilità
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Le “città del futuro”, sostenibili e senza traffico, si trovano in Giappone, in Arabia Saudita e negli USA, dove a Las Vegas, per esempio, c’è un tunnel sotterraneo solo per le Tesla. Non mancano però i detrattori, che ne mettono in dubbio sicurezza e praticabilità
Le città del futuro sono già realtà in alcune parti del mondo. L’Arabia Saudita, il Giappone e gli Stati Uniti, grazie al visionario Elon Musk, si stanno impegnando verso un comune obiettivo: la decarbonizzazione legata alla mobilità. Non senza intoppi, tanto che i primi problemi sembrano mettere in dubbio la praticabilità dei progetti, che prevedono la realizzazione di città sotterranee per il flusso del traffico su 4 ruote.
L’altro giorno, per esempio, è circolato un filmato di un automobilista a bordo di una Tesla che, nello strettissimo tunnel del futuro costruito da Musk nella città di Las Vegas, si imbatte in una pericolosa frenata a causa di un ingorgo all’uscita del percorso.
Diventato virale sui social ha scatenato dibattiti sulla reale utilità di questi tunnel – definiti da molti utenti una trappola mortale – relativamente alla loro sicurezza in caso di incendio.
https://youtu.be/hi9YzPDBZS8
Sul sito l’azienda di Musk, la Boring Company, rassicura gli utenti: lungo il percorso sono alloggiate uscite di emergenza, apparecchi per rilevare e sopprimere incendi e sistemi di comunicazione con le autorità, oltre ad un sistema di ventilazione bidirezionale in grado di diradare il fumo.
Il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman già nel 2017 aveva annunciato di voler realizzare entro il 2025 la più grande “smart city” del mondo lungo la costa del Mar Rosso: “The Line”, lunga 170 km senza strade, auto ed esente da anidride carbonica. Un progetto per cui sono stati stanziati già 500 miliardi di dollari coinvolgendo numerosi investitori. Tuttavia i lavori sembrano andare a rilento sia per motivi economici sia per i forti dubbi sulla sua realizzazione; ad oggi infatti sono stati impiegati solo un 1 miliardo di dollari.
Se il progetto NEOM (una fusione del prefisso neo, che in greco significa “nuovo”, con la parola araba mustaqbal, “futuro”) si svilupperà sotto terra per un totale di 3 livelli complessivi:
- il piano -2 destinato ai trasporti super veloci che permetteranno di raggiungere qualunque destinazione prescelta in meno di 20 minuti.
- il piano -1 spazio impegnato dai veicoli privati elettrici
- a livello 0 saranno presenti gli edifici progettati attorno all’uomo, alla natura e al benessere fisico.
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Tag: mobilità, sostenibilità
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