L’Italia vince il premio Mission of the Year con il satellite LICIACube
LICIACube ha partecipato alla prima missione di difesa planetaria dell’umanità impattando contro un asteroide. Il primo a operare in orbite fuori dalla Terra
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L’Italia vince il premio Mission of the Year con il satellite LICIACube
LICIACube ha partecipato alla prima missione di difesa planetaria dell’umanità impattando contro un asteroide. Il primo a operare in orbite fuori dalla Terra
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L’Italia vince il premio Mission of the Year con il satellite LICIACube
LICIACube ha partecipato alla prima missione di difesa planetaria dell’umanità impattando contro un asteroide. Il primo a operare in orbite fuori dalla Terra
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LICIACube ha partecipato alla prima missione di difesa planetaria dell’umanità impattando contro un asteroide. Il primo a operare in orbite fuori dalla Terra
Dopo settimane di trepidazione è finalmente arrivato l’annuncio: il microsatellite italiano LICIACube, coordinato e gestito dall’Agenzia Spaziale Italiana e progettato, costruito e operato dalla società Argotec e con un team scientifico guidato da INAF, ha vinto il Premio Mission of the Year promosso dall’AIAA (American Institute of Aeronautics and Astronautics).
LICIACube ha contributo alla prima missione di Difesa Planetaria attiva dell’umanità, attuata con successo dalla sonda DART della NASA che, il 26 settembre 2022 a una distanza di 11 milioni di km dalla Terra, ha impattato contro l’asteroide Dimorphos, il più piccolo del sistema doppio Didymos, al fine di testare la tecnica dell’impatto cinetico per deviare la traiettoria di un corpo celeste.
LICIACube è stato lanciato ed ha viaggiato integrato su DART fino a 15 giorni prima dell’impatto, quando è stato separato, si è attivato ed ha iniziato ad operare in autonomia. Dopo una fase di correzione orbitale e navigazione guidata dal team di missione al Mission Control Centre in Argotec, ha effettuato il passaggio ravvicinato ad una distanza di 57 km dall’asteroide colpito da DART ed alla velocità di quasi 7 km al secondo, osservando gli effetti dell’impatto principalmente in termini di detriti sollevati.
Le più di 600 immagini acquisite si sono rivelate anche cruciali per altri aspetti quali ad esempio la ricostruzione della forma dell’asteroide, consentendo ai team scientifici, nei mesi successivi, di comprendere caratteristiche importanti sulla natura del piccolo corpo celeste.
LICIACube ha ottenuto un pieno successo e raggiunto diversi primati. Era difatti la prima volta che un piccolo satellite tentava una missione del genere nello Spazio Profondo, eseguendo un accuratissimo fly by di un corpo minore come un asteroide. Inoltre, si tratta del primo satellite italiano ad operare oltre le orbite intorno alla Terra, ed il terzo a livello internazionale dopo i MarCO di JPL.
LICIACube è un microsatellite 6U pesa 15 kg e misura 30x20x10 cm. È dotato di due pannelli solari leggeri, un sistema di propulsione integrato con propulsori da 50 mN di spinta e ISP da 40 secondi, due telecamere, un sistema di comunicazione in banda X e un avanzato computer di bordo.
“Il premio a LICIACube è un grande risultato per l’ampio team di missione e anche per l’intera comunità spaziale nazionale – dice Teodoro Valente, Presidente ASI – Il nostro satellite ha contribuito alla prima missione di Difesa Planetaria della storia, con immagini spettacolari e cruciali per le analisi successive, sia nella conferma del successo di DART che per investigazioni scientifiche. Questo riconoscimento non può che consolidare il ruolo dell’Italia e dell’ASI come attore e partner affidabile nelle tante iniziative per l’Esplorazione che ci vedono spesso protagonisti, come in questo caso”
“LICIACube è il risultato della straordinaria competenza ed esperienza di Argotec “ – ha affermato David Avino, CEO e fondatore dell’azienda- “Con LICIACube, abbiamo dimostrato ancora una volta l’affidabilità, l’eccellenza tecnologica e le incredibili prestazioni della nostra piattaforma.
Stiamo già lavorando a diversi progetti e missioni – in Italia e negli Stati Uniti – per continuare a contribuire con la nostra esperienza e know-how non solo alle missioni scientifiche ma anche alla creazione di costellazioni in LEO e nello spazio profondo per fornire servizi di telecomunicazioni e osservazioni”.
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